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Israele rade al suolo tre grattacieli a Gaza City: «All’interno c’erano terroristi»

L’esercito israeliano ha colpito tre grattacieli a Gaza City, dopo aver emesso avvisi di evacuazione per i civili palestinesi nelle vicinanze. Il primo nel quartiere Rimal, dove – secondo l’esercito – ci sarebbero state infrastrutture terroristiche di Hamas; il secondo, la Torre Mahna, dove Hamas avrebbe installato apparecchiature di sorveglianza e allestito postazioni di osservazione; infine, un edificio del campus dell’università islamica, dal quale sarebbero stati monitorati i movimenti delle truppe per anticipare gli attacchi. L’esercito ha aggiunto che gli uomini di Hamas «si preparavano a compiere attacchi contro le truppe dell’Idf nell’area di uno degli edifici colpiti».

Un bilancio drammatico

Intanto, il ministero della Salute dell’enclave governata da Hamas fa sapere che dall’ottobre 2023, almeno 64.871 persone sono state uccise e altre 164.610 ferite negli attacchi israeliani. In un post su Telegram, il ministero ha affermato che nelle ultime 24 ore sono arrivati negli ospedali di Gaza 68 cadaveri e 346 nuovi feriti. Inoltre, nelle ultime 24 ore sono arrivati negli ospedali di Gaza i corpi di 10 richiedenti aiuti e di 18 palestinesi feriti.

Dall’istituzione dei centri di assistenza della Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, alla fine di maggio, si sono registrati «almeno 2.494 martiri e oltre 18.135 feriti». Allo stesso modo, nelle ultime 24 ore, gli ospedali hanno segnalato due decessi dovuti a carestia e malnutrizione, portando il totale dei decessi causati dalla crisi della fame a 422, di cui 145 bambini.

Gli aiuti umanitari

Dall’autorità israeliana per i territori palestinesi Cogat, invece, si fa sapere che nell’ultima settimana oltre 1.900 camion con aiuti umanitari sono entrati a Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim e oltre 1.200 tir hanno portato beni alimentari nella Striscia.

L’Autorità aggiunge che la fornitura di acqua è stata ripristinata grazie alla riparazione della conduttura di Bani Suheila da parte di squadre internazionali. Attraverso questa linea, una delle tre provenienti da Israele, arrivano circa 14mila metri cubi di acqua al giorno alle zone di Deir al-Balah, Khan Younis e Al-Mawasi.

Soccorsi e cure

Inoltre, riferisce il Cogat, centinaia di pazienti con i loro accompagnatori sono usciti da Gaza per cure in diversi Paesi e si sono svolte due rotazioni di personale umanitario, con oltre 60 entrati e altrettanti usciti. L’Idf ha dichiarato che continuerà a facilitare l’ingresso di aiuti destinati alla popolazione civile e non a Hamas.

Eliminati i terroristi

Sui social, le Idf rendono noto che «nel corso dell’ultimo mese, le truppe hanno eliminato il capo di una cellula di Hamas e oltre 20 terroristi, compresi agenti che erano entrati in Israele il 7 ottobre».

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