La tensione tra Israele e Iran ha raggiunto un nuovo apice con un’escalation militare su vasta scala. L’Iran ha annunciato l’abbattimento di un caccia F-35 israeliano nei pressi di Tabriz e ha lanciato missili e droni che, secondo Teheran, hanno colpito obiettivi strategici a Tel Aviv e Haifa. Le forze di difesa israeliana confermano il lancio di 30 missili, perlopiù intercettati, e dichiarano di aver eliminato Ali Shadmani, comandante del quartier generale militare iraniano Khatam al-Anbiya. Israele ha risposto con raid su larga scala nell’Iran occidentale, colpendo strutture missilistiche e siti militari.
Un missile ha colpito Herzliya, a nord di Tel Aviv, mentre forti esplosioni sono state registrate anche a Gerusalemme. Fonti iraniane riportano danni significativi e la distruzione del presunto quartier generale del Mossad vicino a Tel Aviv. L’Iran ha mobilitato personale medico in previsione di un’ulteriore intensificazione del conflitto.
La situazione è costantemente aggiornata su Ansa e secondo la testata a livello diplomatico, il presidente Trump ha lasciato in anticipo il G7, annunciando la possibilità di inviare l’inviato Steve Witkoff o il vicepresidente Vance a trattare con Teheran. Tuttavia, ha escluso un cessate il fuoco, puntando alla fine definitiva del programma nucleare iraniano.
La Cina accusa Trump di alimentare la crisi, mentre Francia, Germania e Regno Unito esortano l’Iran a negoziare senza condizioni. Il G7, pur riconoscendo l’Iran come principale fonte d’instabilità nella regione, sollecita la de-escalation, incluso un cessate il fuoco a Gaza.
Intanto, un cyber-attacco ha paralizzato Bank Sepah, legata ai Pasdaran, mentre gli attacchi israeliani alla Tv di Stato iraniana hanno causato tre vittime. L’Iran accusa Israele di “spudorata aggressione” e chiede condanne da parte dell’UE. La situazione rimane critica, con entrambi i Paesi in stato di massima allerta e le potenze mondiali impegnate a evitare un conflitto regionale più ampio.