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Irpinia, il ricordo della tragedia a 44 anni dal terremoto che colpì Campania e Basilicata

«Il 23 novembre 1980, alle 19:34, il cuore dell'Irpinia e della Basilicata tremò. Un terremoto di magnitudo 6.9 devastò la terra, portando morte, dolore e distruzione. Vite spezzate, famiglie divise. Ma oltre alle macerie si rivelò una forza immensa: quella della solidarietà». Commenta così l'assessore regionale della Basilicata alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico,…
Foto di La presse

«Il 23 novembre 1980, alle 19:34, il cuore dell’Irpinia e della Basilicata tremò. Un terremoto di magnitudo 6.9 devastò la terra, portando morte, dolore e distruzione. Vite spezzate, famiglie divise. Ma oltre alle macerie si rivelò una forza immensa: quella della solidarietà». Commenta così l’assessore regionale della Basilicata alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, a 44 anni dal sisma che colpì anche i lucani.

Una violenta scossa di terremoto si sviluppo tra la Campania, la Basilicata e parte della Puglia, devastando l’Irpinia e lasciando dietro di sé un’immensa scia di distruzione. In questa giornata di commemorazione diverse le cariche istituzionali che hanno ricordato questa terribile tragedia «per onorare la resilienza delle istituzioni e delle comunità che hanno saputo ricominciare e trasformare la perdita in forza, in una ripartenza umana e sociale. È un monito a non dimenticare il valore della prevenzione e della sicurezza. È un tributo alla dignità di una terra che, anche nel dolore, ha continuato a vivere», ha concluso Cosimo Latronico.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato a Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino, per portare la vicinanza del Governo a tutta la comunità dell’Irpinia «ancora segnata nel cuore dall’indelebile ferita provocata dal terremoto che 44 anni fa colpì questo straordinario territorio. Un tragico giorno in cui migliaia di persone persero la vita. A loro va il nostro commosso ricordo».

«Una immane catastrofe – ha dichiarato – da cui nacque un moto solidaristico e una mobilitazione senza precedenti della società civile e che rappresentò uno spartiacque nella storia del Paese – sottolinea – Fu in quei momenti che maturò la consapevolezza della necessità di dotarsi di un Sistema nazionale di protezione civile, che oggi non è solo un punto di riferimento per tutti i nostri cittadini ma un modello d’eccellenza riconosciuto a livello internazionale».

Il presidente del Senato Ignazio La Russa: «Ricordiamo con commozione e rispetto vite spezzate»

«In pochi istanti – spiega Ignazio La Russa – interi paesi furono rasi al suolo, causando quasi tremila vittime e più di ottomila feriti. Ricordiamo con profonda commozione e rispetto le vite spezzate da questa tragedia e rinnoviamo la nostra vicinanza alle famiglie che hanno vissuto un dolore incommensurabile. Nonostante le difficoltà della ricostruzione, la popolazione dimostrò una straordinaria forza e resilienza, riuscendo a risollevarsi con coraggio e determinazione. Un anniversario che deve ricordarci ancora una volta l’importanza di un impegno costante per la prevenzione e la messa in sicurezza del territorio».

Il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana: «Rinnoviamo la vicinanza alle comunità colpite»

«Un evento – dichiara Lorenzo Fontana – che ha segnato la storia repubblicana. Desidero rinnovare la vicinanza a tutte le comunità, le famiglie e le persone segnate da quel dramma. Ricordiamo con profondo cordoglio le migliaia di vite spezzate e il coraggio di chi, in quelle ore e nei mesi successivi, si prodigò per portare soccorso. Questo anniversario continua ad essere un monito, per custodire la memoria di quanto accaduto e lavorare con determinazione alla prevenzione e alla sicurezza».

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