Dallo scorso 2 febbraio esiste un regolamento, delle linee guida per l’uso dell’intelligenza artificiale. Lo ha diffuso e scritto l’Unione Europea.
Le regole
Le regole riguardano soprattutto i sistemi più avanzati, capaci di leggere le emozioni delle persone. Questi software sono considerati ad alto rischio e quindi vietati a scuola e nei luoghi di lavoro. Nelle linee guida dell’AI Act viene proibito l’utilizzo di intelligenza artificiale per inferire emozioni durante colloqui di lavoro oppure durante il periodo di prova, per monitorare le emozioni degli studenti durante le lezioni, per valutare lo stress dei lavoratori o le loro interazioni con i clienti, sono esempi di pratiche vietate dall’AI Act.
Ma è possibile che un computer legga le emozioni umane? No. Per fortuna diremmo, ma possono essere capaci di rilevare (anche attraverso il battito del cuore o la fisiognomica) gli stati fisici come dolore o affaticamento. Una sorta di macchina della verità, se si pensa al passato. Questo però nel caso dell’AI vuol dire che i sistemi utilizzati per rilevare lo stato di stanchezza di piloti professionisti o conducenti, al fine di prevenire incidenti, sono pratiche autorizzate. L’intelligenza artificiale può interpretare le emozioni umane analizzando diversi input di dati, come espressioni facciali, toni di voce, linguaggio del corpo e contenuti testuali e questi in alcuni casi possono essere utili per evitare disastri.