La prossima stagione influenzale si preannuncia tra le più impegnative degli ultimi anni. I dati provenienti dall’Australia, dove l’inverno è già in corso, mostrano un incremento del 70% delle infezioni rispetto al 2024, con ricoveri cresciuti del 50% in appena due settimane e un record di richieste alle ambulanze. Uno scenario che, avvertono gli infettivologi, rischia di ripetersi anche in Italia a partire da ottobre.
«Prepariamoci a un autunno complicato per ospedali e sanità – dichiara Guido Quici, presidente della Federazione Cimo-Fesmed –. È necessario avviare subito una seria campagna vaccinale per proteggere personale sanitario, anziani e fragili ed evitare il blocco dei pronto soccorso».
A confermare la previsione è Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano: «Avremo la co-circolazione di più virus, inclusi il ceppo A H1N1 e il B Victoria, poco diffuso negli ultimi anni e quindi potenzialmente più pericoloso. Per i soggetti fragili l’immunizzazione è fondamentale. I vaccini saranno disponibili da ottobre e includeranno i ceppi attesi».
Un appello condiviso da Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive al San Martino di Genova: «Senza un’adeguata copertura vaccinale, 15-20 milioni di italiani rischiano di essere contagiati, con un impatto serio sul sistema sanitario».
Il ministero della Salute ha già fissato per ottobre l’avvio della campagna antinfluenzale, gratuita per over 60, bambini, cronici, donne in gravidanza e operatori sanitari. Obiettivo: raggiungere almeno il 75%