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L’incontro tra Meloni e Trump a Washington, Pd e Movimento 5 stelle scettici: «Spese alle stelle»

Mentre si registrano ancora reazioni da parte del mondo politico ed economico – come quella positiva di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio – sulla visita lampo di giovedì di Giorgia Meloni alla Casa Bianca, una nota congiunta del presidente Usa Trump e della premier italiana spiega che i due leader «hanno tenuto il loro primo incontro ufficiale a Washington Dc, dove hanno confermato la loro determinazione a promuovere una relazione reciprocamente vantaggiosa e a rafforzare l’alleanza strategica tra Stati Uniti e Italia su questioni di sicurezza, economiche e tecnologiche».

Tra i punti salienti sottolineati dai due governi ci sono «la determinazione a porre fine alla guerra in Ucraina e l’impegno per la Nato basata sull’approvvigionamento transatlantico». Per quanto riguarda i dazi, focus della missione della presidente del consiglio, Trump e Meloni sottolineano di «lavorare per garantire che il commercio tra Stati Uniti ed Ue sia per ambo le parti, equo e vantaggioso». Inoltre, i due leader hanno precisato di voler sviluppare impegni reciproci sulle «tecnologie, a partire da quella spaziale, e sulle relative tassazioni; sulla cooperazione in materia di lavoro, con gli Usa che potrebbero investire nella Zes». Oltre al già noto invito a Trump in Italia e al comune impegno per il Medio Oriente, partendo dagli Accordi di Abramo.

Le reazioni entusiaste

Intanto, dopo i toni entusiastici dei rappresentanti del Governo, a partire dai vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, sul «successo della visita in Usa», le reazioni della maggioranza non smorzano l’entusiasmo per l’esito della missione, soprattutto dopo il colloquio telefonico di Meloni con la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, in cui Meloni ha spiegato i dettagli dell’incontro con Trump, visto da Bruxelles come un’occasione «per creare ponti» tra le sponde dell’Atlantico. Giudizi che fanno dire al ministro della difesa Guido Crosetto che «la visita rafforza la posizione dell’Italia sulla scena internazionale».

Le voci delle opposizioni

Di tutt’altro avviso le opposizioni che contestano i risultati della missione, tranne Azione che con il leader Carlo Calenda sottolinea «la barra dritta tenuta da Meloni sull’Ucraina e il non aver rotto il fronte europeo». Secondo Giuseppe Conte, leader del M5S, «avremo più spese militari e dovremo acquistare più gas dagli Usa». Risultati che per la leader del Pd, Elly Schlein, «non rappresentano un grande bilancio».

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