Un aereo di linea dell’American Airlines e un elicottero militare si sono scontrati sopra il fiume Potomac, a Washington. L’incidente è avvenuto a pochi chilometri dalla Casa Bianca, dal Campidoglio e dal Pentagono.
L’aereo, un Bombardier CRJ-701, era in fase di atterraggio all’aeroporto Ronald Reagan proveniente da Wichita, Kansas. A bordo c’erano 60 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. L’elicottero coinvolto era un Blackhawk militare con tre soldati a bordo, impegnato in un volo di addestramento.
Le autorità hanno immediatamente avviato le operazioni di soccorso – attorno alle 3 di notte, ora italiana – ma le acque gelide del Potomac e la scarsa visibilità hanno reso le ricerche estremamente difficili. Purtroppo, le speranze di trovare superstiti sono minime: al momento sono almeno 19 le vittime recuperate.
Le cause dell’incidente sono ancora da chiarire. Gli esperti stanno valutando diverse ipotesi, tra cui un errore umano o un problema tecnico. Al momento, l’Fbi ha escluso qualsiasi collegamento con il terrorismo.
Nelle operazioni di soccorso sono impegnati circa 300 persone stando a quanto riferito il capo dei vigili del fuoco di Washington, John A. Donnelly Sr., durante una conferenza stampa all’aeroporto nazionale Reagan.
«L’aereo era su una linea di avvicinamento all’aeroporto perfetta e di routine. L’elicottero stava andando diritto verso l’aereo per un periodo prolungato. Era notte limpida, le luci dell’aereo erano accese, perché l’elicottero non è andato su o giù, o perché non ha girato. Perché la torre di controllo non ha detto all’elicottero cosa fare invece di chiedergli se vedeva l’aereo. Questa è una brutta situazione che avrebbe dovuto essere evitata». Lo afferma Donald Trump in un post sul suo social Truth.
La Farnesina e l’ambasciata d’Italia negli Stati Uniti monitorano la situazione negli Usa. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ne segue l’evoluzione, riferisce il profilo X della Farnesina, chiedendo per qualsiasi emergenza o segnalazione di contattare l’ambasciata a Washington al numero +1 2022573753 o l’Unità di Crisi al +39 06 36225.