Si allarga sempre di più l’indagine sull’urbanistica a Milano. A farne le spese sono soprattutto i cittadini che hanno acceso mutui per le case o chi invece vive dentro i palazzi costruiti negli ultimi anni.
Di denunce a dire il vero ne erano arrivate già tante negli ultimi tre anni, dopo l’avvio delle prime indagini. Nelle ultime settimane, però dopo le sei richieste di arresti nella maxi indagine sull’urbanistica e con la notizia rimbalzata sui media, in Procura a Milano sono state presentate decine di denunce o esposti di cittadini, per chiedere agli inquirenti verifiche su cantieri e palazzi. In pratica, da quanto si è saputo, dopo le perquisizioni di quasi due settimane fa a carico di più di una ventina di indagati, tra cui l’archistar Stefano Boeri, e dopo le richieste di misure per l’ormai ex assessore Giancarlo Tancredi, per lo sviluppatore immobiliare Manfredi Catella, per l’ex presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni e per gli altri tre indagati, negli uffici al quarto piano del Palazzo di Giustizia si sono moltiplicati esposti e denunce.
Il sistema deviato
La tranche principale dell’indagine che fa tremare i palazzi ha al centro le “tangenti-parcelle”, e ad oggi ci sono oltre 70 indagati, tra cui pure il sindaco Giuseppe Sala, e riunisce, tra gli altri, il filone su Tancredi, Catella, Marinoni e gli altri e quello sull’ex dirigente comunale Giovanni Oggioni, ex numero due della Commissione che era stato arrestato a marzo. Nel frattempo, il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, nelle indagini dei pm Petruzzella, Filippini e Clerici e dell’aggiunta Tiziana Siciliano, sta continuando, sulla base di un ordine di esibizione dopo l’attività iniziata il 16 luglio, ad acquisire documentazione su almeno un’altra trentina di progetti immobiliari.
Lo studentato
Tra le costruzioni al vaglio degli inquirenti c’è anche un capitolo degli studentati, come quello del progetto Scalo House, ma anche su figure di architetti-progettisti collegati alle società e agli ex componenti della Commissione. Tra questi i già indagati Paolo Mazzoleni, tra l’altro attuale assessore all’Urbanistica a Torino, e Sergio Asti, progettista anche rinviato a giudizio per il caso Park Towers.
La rigenerazione urbana
Un altro filone, che gli inquirenti stanno studiando è quello del ‘Fili Cadorna’, grande progetto di rigenerazione urbana basato su un accordo di programma per la riqualificazione della stazione Cadorna e anche di una zona del parco Sempione. Attenzionato anche San Siro, ovvero la possibile vendita ai club dello stadio Meazza e delle aree limitrofe. In più, come già venuto a galla, la Procura diretta da Marcello Viola sta cercando di far luce anche sui fondi arrivati dall’estero nelle casse di imprese e sviluppatori immobiliari – all’attenzione ci sono già, in un caso, bonifici per 6,5 milioni di euro da Jersey – e quello di eventuali conti all’estero rintracciati con le perquisizioni.