«Basta colpire i civili, basta colpire le scuole, gli ospedali, basta colpire i luoghi di lavoro. Non dimentichiamo che la guerra è sempre una sconfitta, sempre. La comunità internazionale agisca affinché nei conflitti sia rispettato il diritto umanitario». Così papa Francesco durante l’Angelus in piazza San Pietro
«In un tempo come il nostro, non facile, dove c’è tanto bisogno di luce, speranza e pace, viviamo in un mondo dove gli uomini a volte creano situazioni così complicate che sembra impossibile uscirne ma oggi la parola di Dio ci dice che non è così. Cerchiamo di imitare il Dio dell’amore aprendo spirargli di luce, dovunque possiamo, con chiunque ci incontriamo, in ogni contesto familiare, sociale, internazionale. Dio ci invita a non aver paura di fare il primo passo. questo è l’invito del Signore».
«Perdono, compassione e riconciliazioni. Sono tanti i primi passi che noi dobbiamo fare per rendere il cammino più chiaro, sicuro e possibile per tutti. E questo invito risuona in modo particolare nell’anno giubilare da poco iniziato sollecitando ad essere messaggeri di speranza per la via di salvezza».
«E allora all’inizio del nuovo anno possiamo chiederci: in che modo io posso aprire una finestra di luce nel mio ambiente, nelle mie relazioni? Dove posso essere una speranza che lascia passare l’amore di Dio? Quale è il primo passo che io dovrei fare oggi?».