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In «lieve miglioramento» le condizioni di Papa Francesco: all’esterno dell’ospedale canti e preghiere

Sono in «lieve miglioramento» le condizioni di papa Francesco che è «apiretico [non ha febbre, ndr]» e i cui «parametri emodinamici continuano ad essere stabili». Lo comunica la sala stampa vaticana.

Dalla Santa Sede fanno sapere che questa mattina il pontefice «ha ricevuto l’Eucaristia e successivamente si è dedicato alle attività lavorative».

All’esterno del Policlinico Gemelli, dove il papa è ricoverato da una settimana, suore, preti, pazienti, fedeli hanno pregato fermandosi davanti alla statua di Giovanni Paolo II nel piazzale dell’ospedale.

Padre Bobin ha recitato il rosario in compagnia di tre suore. «Stiamo pregando affinché possa tornare presto. Eravamo qui anche questa mattina», spiega il sacerdote. «Abbiamo invocato Giovanni Paolo II che è stato ricoverato anche qui. Abbiamo chiesto la sua intercessione e anche quella della Madonna perché possano essere di sostegno al pontefice e a tutte le persone malate», commenta poi una suora passionista mentre dietro di lei un uomo posa un mazzo di fiori bianchi, tra rose e gerbere, ai piedi del monumento a Karol Wojtyla dove aumentano ceri e lumini anche con il volto di Francesco. «Vengo dalla montagna per il Papa, da Collalto Sabino, in provincia di Rieti – racconta – per noi è un riferimento, poi con le difficoltà che ci sono serve una guida».

È speranzoso, invece, Mattia (nome di fantasia) da Messina, in cura al Gemelli: «Le notizie che arrivano sono buone», dice. Mentre una frase di incoraggiamento al Papa viene pronunciata da un passante: «France’ stai bene, mi raccomando!». Un uomo, Davide Capuano, ha cantato commosso l’Ave Maria nel piazzale: «Avevo il desiderio di cantare questa canzone per il Papa, in questo momento, chissà se mi ha ascoltato, è come una preghiera».

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