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Il Viminale all’Anci: «I reati sono in calo. Dal 2018 ai Comuni ventiquattro milioni»

Botta e risposta tra il Viminale e i sindaci italiani, dopo la nota molto critica diffusa dall’Anci ieri mattina, in seguito all’incontro con il ministro Matteo Piantedosi che si è svolto nella tarda serata di mercoledì. L’associazione di primi cittadini ha infatti ribadito come «La sicurezza urbana rappresenta una priorità per il governo e per…
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Botta e risposta tra il Viminale e i sindaci italiani, dopo la nota molto critica diffusa dall’Anci ieri mattina, in seguito all’incontro con il ministro Matteo Piantedosi che si è svolto nella tarda serata di mercoledì. L’associazione di primi cittadini ha infatti ribadito come «La sicurezza urbana rappresenta una priorità per il governo e per i sindaci. Siamo a disposizione per fare la nostra parte ma occorrono risorse adeguate, politiche di sicurezza urbana integrata e soprattutto un rafforzamento della presenza del forze dell’ordine per contrastare i fenomeni che creano insicurezza nelle nostre città». Le risorse da dedicare alla sicurezza urbana per il 2025 sono pari a 24,5 milioni di euro, risorse ritenute inadeguate per i sindaci.

Il Viminale

Reati in calo, 30mila nuovi operatori di polizia entrati in servizio dal 2022 ad oggi, 224 milioni di euro assegnati ai Comuni per la sicurezza urbana dal 2018. Sono alcuni dati che fonti del Viminale citano dopo la nota dell’Anci critica in seguito all’incontro di ieri sera tra i sindaci e il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Nel primo semestre di quest’anno i numeri del ministero indicano un calo del 10% per i reati rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; se sono quasi stabili gli omicidi volontari (154 contro 155); le 2.798 violenze sessuali sono in flessione del 19% sul 2024, i furti (471.157) fanno segnare un -8% e le rapine (13.420) -7%.

Riguardo alla carenza di forze dell’ordine lamentata dall’Anci, il Viminale informa che nel 2025 è previsto l’inserimento di 14mila operatori ed ulteriori 22mila saranno in servizio nel biennio 2026-2027. Ed inoltre il Dipartimento della pubblica sicurezza sta studiando come razionalizzare e semplificare l’attività amministrativa in modo da liberare risorse l’azione di controllo del territorio. Infine, per l’accesso delle polizie locali alla banca dati Ced interforze il decreto preparato ha scontato rallentamenti dovuti a rilievi formulati dal Garante della privacy. Una nuova bozza è ora all’attenzione dell’Anci.

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