Il terrore a Gaza. Il “no” degli Usa

Si susseguono le reazioni al veto posto dagli Stati Uniti al testo della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per un immediato cessate il fuoco nella Striscia di Gaza.

«Con il loro veto, gli Stati Uniti hanno mostrato uno spietato disprezzo per le sofferenze dei civili di fronte a uno sconvolgente numero di vittime, alla vasta distruzione e a una catastrofe umanitaria senza precedenti in corso nella Striscia di Gaza occupata» è l’accusa arrivata da Agnes Callamard, segretaria generale di Amnesty International. «Gli Usa hanno brandito il veto come un’arma contro il Consiglio di sicurezza, pregiudicando ulteriormente la sua credibilità e capacità di adempiere al mandato di mantenere la pace e la sicurezza internazionale – ha denunciato – Non può esistere alcuna giustificazione per continuare a impedire un’azione concreta del Consiglio di sicurezza per fermare questo enorme bagno di sangue di civili. L’uso del veto è moralmente indifendibile. Gli Usa sono venuti meno al dovere di prevenire crimini atroci e sostenere il diritto internazionale».

Secondo Callamard, «oltre a impedire l’adozione di un cessate il fuoco che avrebbe posto fine alla sofferenza della popolazione civile di Gaza, contribuito al ritorno a casa degli ostaggi e calmato le tensioni che si stanno moltiplicando in quella regione, gli Usa stanno continuando a trasferire al governo di Israele munizioni che contribuiscono a decimare intere famiglie».

Intanto, continuano ad arrivare ai media occidentali immagini e notizie agghiaccianti: le immagini che stanno facendo il giro del mondo riguardano neonati morti, in stato di decomposizione, nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale al-Nasr nel nord della Striscia di Gaza, ancora attaccati ai tubi che avrebbero dovuto tenerli in vita. «Scene agghiaccianti» quelle ottenute dalla Cnn, dove si vedono pannolini e biberon sui letti accanto ai cadaveri di almeno quattro neonati. La Cnn spiega che le immagini sono state girate lo scorso 27 novembre da Mohamed Baalousha, giornalista di Gaza che lavora per il quotidiano Al Mashhad degli Emirati Arabi Uniti. Alcuni neonati ripresi sono poco più che scheletri, mentre sul corpo di un neonato si vedono mosche e vermi.

La zona settentrionale di Gaza è stata irraggiungibile ai giornalisti per giorni, a causa degli intensi combattimenti, ma il video ottenuto dalla Cnn è stato girato durante la tregua tra Israele e Hamas. Dall’inizio di novembre gli ospedali pediatrici Al-Nasr e Al-Rantisi, che fanno parte dello stesso complesso, erano in prima linea nei combattimenti. Il personale medico e sanitario di al-Nasr ha raccontato di aver dovuto evacuare in fretta lo scorso 10 novembre sotto pressione dell’esercito israeliano. I medici hanno ammesso di essere stati costretti ad abbandonare neonati in terapia intensiva perché impossibilitati a trasferirli in sicurezza.

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