È partito ieri il nuovo voto del Movimento 5 Stelle, richiesto dal garante Beppe Grillo, sulle modifiche statutarie, tra cui le principali sono per l’appunto la scomparsa della figura del stesso Garante, la soppressione della regola dei due mandati per gli incarichi elettivi nelle istituzioni, una scelta «per valorizzare le competenze», ha motivato il presidente Giuseppe Conte, e la possibilità di cambiare il simbolo.
Il voto
Le operazioni di voto si chiuderanno alle 22 di domenica prossima e gli iscritti possono votare via email o tramite il portale Skyvote.
Intanto, a urne aperte lo stesso Conte sottolinea ancora una volta le differenze tra i pentastellati e gli altri partner di centrosinistra: «non siamo chiamati oggi ad una responsabilità di governo, perché effettivamente l’alternativa va costruita. Abbiamo bisogno di tempo per costruire un progetto serio e credibile», sottolineando che se si votasse oggi i 5Stelle «andrebbero da soli». Questo perché «non può essere progressista una politica che abbraccia l’eventualità di una terza guerra mondiale per quanto riguarda il conflitto Russia – Ucraina», così come «riteniamo che la Commissione europea guidata da Ursula Von der Leyen per la seconda volta abbia spostato l’asse politico dell’Unione totalmente a destra e non doveva essere consentito», due evidenti stoccate al Pd di Elly Schlein.
L’alleanza in bilico
Tuttavia, il leader degli ex grillini, ribadisce che «sì, assolutamente sì, la costruzione di un’alternativa di governo con le altre forze progressiste è ancora in piedi. Il nostro obiettivo è proprio di realizzare una alternativa di governo seria, forte e credibile. E per questo rivendichiamo la necessità di essere chiari ed elaborare un programma puntuale, preciso e coerente, davvero di miglioramento e contro tutte le ingiustizie e le diseguaglianze di questo paese». «Questo governo – aggiunge – mi sembra completamente scollato dalla realtà economica e dai bisogni dei cittadini italiani. Si dia una sveglia e faccia presto». Tutto ciò mentre le attenzioni sono puntate sul quorum dei votanti che deve essere superiore al 50 per cento degli iscritti, pena l’invalidità della consultazione. Ecco perchè uno dei pretoriani di Grillo, l’ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, e attuale componente del collegio dei probiviri del Movimento, lancia un invito ai pentastellati: «non dovete votare voi innamorati del Movimento cinque Stelle, perché dovete salvaguardare il valore fondativo ed identitario del Movimento, come ha detto nel 2022 lo stesso Conte, cioè la politica non è una professione ma una vocazione».
Intanto, i sondaggi, come rileva Swg, sembrano premiare la “Costituente” di Conte, facendo fare un balzo ai 5Stelle di oltre mezzo punto in una settimana, attestando la forza politica all’11,7 per cento dei consensi, se si votasse oggi.