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Il G7 degli esteri chiude l’anno della presidenza italiana: pressing per la pace in Ucraina

La riunione dei ministri degli esteri del G7 a Fiuggi e Anagni, svoltasi lunedì e martedì, ha chiuso formalmente l’anno di presidenza italiana del summit dei sette Paesi occidentali. Un vertice che ha avuto il suo momento centrale a metà giugno in Puglia, a Borgo Egnazia, quando c’è stato l’incontro tra i presidenti di Italia,…

La riunione dei ministri degli esteri del G7 a Fiuggi e Anagni, svoltasi lunedì e martedì, ha chiuso formalmente l’anno di presidenza italiana del summit dei sette Paesi occidentali. Un vertice che ha avuto il suo momento centrale a metà giugno in Puglia, a Borgo Egnazia, quando c’è stato l’incontro tra i presidenti di Italia, Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Canada e Giappone, oltre ai rappresentanti dell’Unione europea. Il vertice in Ciociaria, guidato dal ministro degli esteri e vicepremier, Antonio Tajani, è stato l’ultimo incontro tra rappresentanti degli Stati, anche se formalmente la presidenza italiana cessa il prossimo 31 dicembre.

Le tematiche affrontate

Nel corso dell’anno sono state affrontate tematiche specifiche in diversi vertici svoltisi in alcune location suggestive tra cui Matera, Capri, ma anche Milano, Venezia e Siracusa. Nella città dei Papi sono stati affrontati i temi centrali dell’agenda geopolitica attuale, soprattutto le grandi questioni relative ai conflitti in Medio Oriente e in Ucraina, sui c’è stato «un pressing per la Pace».

La dichiarazione finale

Nella dichiarazione finale i ministri degli esteri hanno ribadito «il fermo sostegno all’Ucraina e alla sua integrità territoriale», con la previsione che «ogni iniziativa di pace non possa prescindere da Kiev». Mentre sono stati «condannati la retorica nucleare russa e la recente escalation militare di Mosca«, oltre alla previsione di «nuove sanzioni alla Russia». Più articolata la risoluzione sul conflitto israelo – palestinese, dove non c’è stata una difesa del premier Benjamin Netanyahu, dopo la richiesta di arresto da parte della Corte penale internazionale, per quanto sia stata ribadita la condanna «di ogni attacco terroristico compiuto da Hamas». Mentre viene espressa «preoccupazione per l’elevato numero di vittime civili».

Al vertice sono stati La riunione dei ministri degli esteri del G7 a Fiuggi e Anagni, svoltasi lunedì e martedì, ha chiuso formalmente l’anno di presidenza italiana del summit persico con cui sono state discusse le questioni inerenti la regione, come gli attacchi degli Houthi alle navi che transitano sul mar Rosso.

Le aree di crisi

Infine, una panoramica sulle altre aree di crisi come Myanmar, l’Indo – Pacifico, l’Afghanistan, la Libia, Haiti, la Somalia, il Sudan e il Venezuela con la condanna delle violenze in quelle aree. Infine, un focus sull’immigrazione, sui cui viene ribadita “la piena collaborazione”, anche grazie a un partnerariato con i Paesi africani che prevede tra le altre collaborazioni l’Iniziativa Apulia Food Systems Initiative, un pacchetto di interventi per la sicurezza alimentare.

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