Un dramma personale sta scuotendo la vita di Matteo Materazzi, 48 anni, agente FIFA e fratello dell’ex difensore dell’Inter, Marco. A settembre dello scorso anno, a Matteo è stata diagnosticata la SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica), e le sue condizioni stanno peggiorando rapidamente. Per aiutarlo a sostenere le costose terapie sperimentali, la moglie Maura Soldati ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe, che in poche ore ha già riscosso una grande ondata di solidarietà.
«Matteo ha una malattia rara, di cui negli ultimi tempi si parla sempre di più – ha raccontato Maura Soldati -. Lui purtroppo ha avuto questa diagnosi a settembre dell’anno scorso, ma i problemi sono iniziati a marzo, quando ha cominciato a zoppicare con il piede sinistro».
La diagnosi e la lotta quotidiana
Inizialmente, la famiglia aveva pensato a un problema alla schiena o ai tendini. Tuttavia, i problemi continuavano, e la svolta è arrivata inaspettatamente durante un torneo di calcio. «Mio figlio ha partecipato a un torneo ad Alba organizzato dalla fondazione Signorini-Vialli, e Matteo è caduto sugli spalti. Marchisio e Massimo Mauro mi hanno chiesto cosa avesse, e nel descrivere la cosa mi hanno detto ‘Ma sei sicuro di non avere la SLA? Ti mettiamo in contatto con il dottor Sabatelli’». Fu proprio il dottor Sabatelli a formulare la diagnosi che ha sconvolto la famiglia, ma che ha anche dato il via a una battaglia contro la malattia.
Le condizioni di Matteo Materazzi sono oggi molto difficili. «Al momento lui non cammina più, ha perso l’uso delle gambe e delle braccia. Muove le mani – ha spiegato la moglie -. La malattia prima era ferma alle articolazioni, mentre ora interessa anche la respirazione».
L’appello per una speranza e la risposta social
La decisione di aprire la raccolta fondi è nata dopo una conversazione con un ricercatore della Columbia University. Le terapie sperimentali, infatti, sono molto costose e offrono una speranza non solo per Matteo, ma anche per tutti coloro che soffrono della stessa variante rara della malattia. «Ho aperto questo GoFundMe in maniera superficiale, condividendolo sui miei social, per cercare di raccogliere dei fondi per una terapia sperimentale. Ho avuto un riscontro che non mi aspettavo e per questo ringrazio tutti», ha detto Maura Soldati, commossa dalla vicinanza ricevuta.
Nonostante il percorso sia complesso e i tempi lunghi, la speranza è che questa iniziativa possa non solo aiutare Matteo, ma anche contribuire alla ricerca per una cura efficace per una malattia che continua a mietere vittime. L’ondata di solidarietà dimostra quanto il mondo del calcio e non solo sia pronto a stringersi attorno a chi soffre.