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Il fisco non risparmia le attività di prostituzione ed escort: ecco il codice Ateco

Spiazza, ma è reale: dall’1 aprile c’è un codice Ateco per le attività di prostituzione e da escort. Il nuovo sistema, elaborato dall’Istat, è entrato in vigore a gennaio ed è operativo dal 1° aprile. All’interno della nuova classificazione compare il codice 96.99.92, associato ai “Servizi di incontro ed eventi simili”. È una categoria che comprende diverse attività collegate alla vita sociale, tra cui le agenzie matrimoniali, i servizi di accompagnamento, la fornitura o organizzazione di servizi sessuali, l’organizzazione di eventi di prostituzione e la gestione di locali in cui si pratica la prostituzione.

Vengono incluse anche le attività di speed networking che in teoria è una tecnica di networking aziendale in cui partecipanti interagiscono in brevi incontri strutturati per scambiare informazioni e stabilire contatti professionali. Invece di interazioni prolungate, si concentrano su scambi rapidi e mirati, spesso con un tempo limitato per ogni incontro.

Il codice Ateco

A che cosa serve il codice Ateco? Identificare le attività economiche delle imprese e dei lavoratori autonomi, ai fini fiscali e statistici. L’inserimento del codice 96.99.92 riconosce ufficialmente l’esistenza, a livello economico, delle prestazioni legate al sesso a pagamento.

Chiariamo: in Italia il sesso a pagamento non è un reato. È vietato, invece, ogni comportamento riconducibile allo sfruttamento della prostituzione altrui. Lo chiarisce la legge 20 febbraio 1958 n. 75, nota come legge Merlin, che ha abolito le case di tolleranza e vietato l’organizzazione, la gestione e il favoreggiamento di tali attività. Ma in realtà molte di queste attività ancora esistono e sono coperte da agenzie di hostess che non sono altro, spesso, che accompagnatrici che possono offrire anche servizi sessuali, le famose escort di lusso.

Oppure no, non c’è nessuna copertura, a Milano per esempio Aphrodite, rinomata agenzia, dice chiaramente che «prima di approvare il profilo di una escort a Milano, la incontriamo personalmente ed effettuiamo un processo di screening duro e severo per l’assunzione di ogni nostra Aphrodite. Puoi essere certo che la donna che scegli come accompagnatrice nel tuo viaggio di lavoro o di piacere a Milano sarà esattamente come l’hai immaginata». Più chiaro di così. Non parliamo di prostituzione da strada. Negli ultimi anni, varie sentenze, anche della Corte di Cassazione, hanno stabilito che chi si prostituisce, se lo fa in maniera autonoma e volontaria, deve essere considerato un lavoratore autonomo e tenuto, quindi, al pagamento delle imposte.

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