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Il ddl Intercettazioni sarà legge: la Camera dei deputati approva ma è polemica

La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge che introduce una stretta nelle intercettazioni, acquisendo, senza modificarlo, il testo già licenziato dal Senato. Il provvedimento è dunque legge, a cui manca solo la promulgazione. I voti a favore sono stati 147, i contrari 67, un astenuto. La norma introduce il limite massimo di…

La Camera dei Deputati ha approvato il disegno di legge che introduce una stretta nelle intercettazioni, acquisendo, senza modificarlo, il testo già licenziato dal Senato. Il provvedimento è dunque legge, a cui manca solo la promulgazione. I voti a favore sono stati 147, i contrari 67, un astenuto. La norma introduce il limite massimo di durata di 45 giorni per le intercettazioni, salvo specifiche deroghe. Il provvedimento approvato dal Parlamento è composto da un solo articolo e prevede la possibilità di derogare al limite di 45 giorni nei casi in cui ci sia l’assoluta indispensabilità e sia giustificata dall’emergere di elementi specifici e concreti. Tali elementi devono essere oggetto di espressa motivazione. 

Tuttavia, tale limite di 45 giorni non si applica nei casi di un reato di criminalità organizzata o di minaccia col mezzo del telefono in ordine ai quali sussistano sufficienti indizi. Nel caso della criminalità organizzata, inoltre le intercettazioni sono consentite anche se non ci sono indizi che gli intercettati stiano commettendo reati.

Lo scontro

Come era prevedibile la nuova legge è stato un ulteriore terreno di scontro tra maggioranza di centrodestra e opposizioni, così come tra la stessa coalizione di di governo e la magistratura. Tra i primi a parlare dopo l’approvazione è stato il procuratore della Repubblica di Napoli, Nicola Gratteri, che ha sottolineato come «con questa approvazione si chiude il cerchio iniziato con l’abolizione del reato di abuso di ufficio». Mentre per l’Associazione nazionale magistrati interviene il presidente Cesare Parodi il quale dice che «viene da pensare alle rapine, alle violenze sessuali, ai maltrattamenti sui minori. E’ una scelta del Parlamento e del Governo legittima, ma che indubbiamente rende più difficile per certi reati l’accertamento della verità». Sotto il profilo politico, il Partito democratico ritiene che «ci sia ormai furore ideologico della destra che mette a rischio indagini su reati gravissimi», a cui fanno eco tutte le forze di opposizione.

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