Il Manchester City di Pep Guardiola vive un momento di profonda crisi. La sconfitta con il Tottenham, terza di fila in campionato, e il pari casalingo con il Feyenoord in Champions League hanno messo a nudo le fragilità dei campioni d’Inghilterra e del loro allenatore.
La frustrazione è palpabile, tanto che Guardiola ha ammesso di essersi procurato dei graffi in volto dopo la partita. La reazione, forse data dalle 6 sconfitte consecutive e dai numerosi infortuni importanti come quelli di Rodi e Ruben Dias, ha generato però dubbi, ilarità e polemiche.
Autolesionismo?
«Ieri sera, alla fine di una conferenza stampa, sono stato colto di sorpresa da una domanda su un graffio che mi era comparso sul viso e ho spiegato che era stato causato accidentalmente da un’unghia affilata. La mia risposta non intendeva in alcun modo sminuire il problema molto serio dell’autolesionismo», chiarisce su X il tecnico spagnolo.
«So che molte persone lottano ogni giorno con problemi di salute mentale e vorrei cogliere l’occasione per evidenziare uno dei modi in cui le persone possono cercare aiuto, chiamando la hotline dei Samaritans al 116 123 o inviando un’e-mail a jo@samaritans.org”, ha specificato Pep, mettendo fine alle critiche ricevute dopo la conferenza stampa.