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I media iraniani: «Per il Pontefice Netanyahu ignora i diritti umani»

Il rettore dell'Università delle Religioni e delle Denominazioni dell'Iran, Abolhassan Navab, durante un incontro con Papa Francesco, ha lodato la «posizione coraggiosa del Papa nella difesa del popolo palestinese». Il Rettore ha aggiunto: «Non abbiamo problemi con il popolo ebraico». Lo ha reso noto ieri l'agenzia iraniana Irna, secondo la quale il Papa avrebbe affermato…

Il rettore dell’Università delle Religioni e delle Denominazioni dell’Iran, Abolhassan Navab, durante un incontro con Papa Francesco, ha lodato la «posizione coraggiosa del Papa nella difesa del popolo palestinese».

Il Rettore ha aggiunto: «Non abbiamo problemi con il popolo ebraico». Lo ha reso noto ieri l’agenzia iraniana Irna, secondo la quale il Papa avrebbe affermato durante l’incontro: «Anche noi non abbiamo problemi con gli ebrei; l’unico problema è con Netanyahu che, ignorando le leggi internazionali e i diritti umani, ha creato crisi nella regione e nel mondo».

Il Papa ha aggiunto, sempre secondo l’Iran, che le organizzazioni internazionali devono affrontare urgentemente questa questione. «Non c’è nessuno che abbia il diritto di calpestare i diritti umani e limitare la loro libertà. Ma oggi ci sono coloro che vogliono schiavizzare gli esseri umani e l’umanità per raggiungere i propri obiettivi», avrebbe dichiarato ancora il Papa.

La posizione di Jolani

Parole di ammirazione nei confronti del Pontefice arrivano dal nuovo leader siriano Ahmed Al-Jolani. «Stima e rispetto per Papa Francesco: è un vero uomo di pace – ha sottolineato – ho apprezzato i suoi appelli e le sue azioni a favore della pace e dei popoli in difficoltà».

«Non considero i siriani cristiani una minoranza ma una parte integrante e importante della storia del popolo siriano – ha detto Al Jolani – Ho vissuto a lungo nel Governatorato di Idlib, dove ho conosciuto l’impegno di due suoi confratelli, padre Hanna e padre Loai, a favore della popolazione di quell’area. Hanno aiutato e sostenuto tutti coloro che si rivolgevano a loro senza nessuna distinzione. Ho provato stima e rispetto per loro».

Il fronte israelo-palestinese

Nel frattempo il governo israeliano sta valutando una drastica riduzione dell’ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, una volta che il nuovo presidente americano Donald Trump si sarà insediato alla Casa Bianca.

Lo ha riferito il sito israeliano N12 e l’indiscrezione è stata rilanciata da diversi altri media del paese. Lo scopo è indebolire la leadership di Hamas che starebbe cercando di riprendere vigore. Fino a oggi, spiega N12, Israele ha consentito l’arrivo di beni di prima necessità, seppure per molti osservatori in quantità non sufficienti a soddisfare le reali necessità, in linea con quanto concordato con il presidente americano Joe Biden. Ma presto potrebbe cambiare rotta.

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