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Guerra in Medio Oriente verso la tregua, Gvir: «Errore». Intanto Libano e Israele si scontrano

Nuovi attacchi aerei dell'esercito israeliano nella periferia sud di Beirut, capitale del Libano. Bombardati villaggi e città nella notte. Violenti gli scontri tra le truppe israeliane e i combattenti di Hezbollah intorno alla città di Khiam. I combattenti di Hezbollah si sono scontrati con le truppe ed hanno colpito due dei carri armati. Scontri tra le…

Nuovi attacchi aerei dell’esercito israeliano nella periferia sud di Beirut, capitale del Libano. Bombardati villaggi e città nella notte. Violenti gli scontri tra le truppe israeliane e i combattenti di Hezbollah intorno alla città di Khiam. I combattenti di Hezbollah si sono scontrati con le truppe ed hanno colpito due dei carri armati. Scontri tra le due parti sono stati segnalati anche alla periferia di Shamaa e al-Bayyaada. Invece secondo le forze di difesa israeliane sono circa 20 i razzi lanciati stamani dal Libano verso Israele.

Almeno una persona è morta in un raid aereo israeliano a Deir al-Zahrani. Distrutte 15 case nella città di Yammer al-Shaqif

Le forze israeliane hanno sottoposto Khiam a “enormi bombardamenti” mentre le truppe di terra con carri armati Merkava hanno cercato di avanzare verso la città. Notizie che arrivano dopo un avviso di evacuazione per i civili nelle vicinanze di tre edifici che, secondo le forze di difesa israeliane, sarebbero stati presi di mira dagli attacchi perché strutture di Hezbollah. Il colonnello Avichay Adraee, portavoce in lingua araba dell’Idf, aveva pubblicato delle mappe insieme all’annuncio, invitando i civili libanesi a tenersi ad almeno 500 metri di distanza dai siti. 

Le truppe israeliane sono attive a Deir Mimas e i combattenti di Hezbollah avrebbero lanciato quattro razzi contro i soldati nella zona. Secondo le forze di difesa israeliane sono circa 20 i razzi lanciati stamani dal Libano verso Israele. Alcuni sono stati intercettati e altri hanno colpito aree aperte.

Il ministro israeliano Ben Gvir si oppone all’accordo di tregua con il Libano: «Un grave errore»

Il ministro israeliano di ultradestra Itamar Ben Gvir ha chiesto al primo ministro Benyamin Netanyahu di respingere la proposta sostenuta dagli Stati Uniti per un cessate il fuoco con Hezbollah in Libano, definendola «un grave errore».

Ben Gvir si è opposto a qualsiasi accordo che preveda una cessazione delle ostilità, anche temporanea, sia a Gaza che in Libano, e ha minacciato più di una volta di ritirare il suo partito, dalla coalizione nel caso in cui Israele firmasse un accordo di tregua.

Mike Herzog: «Tregua in Libano entro pochi giorni»

Un accordo di cessate il fuoco per porre fine ai combattimenti tra Israele e Hezbollah in Libano potrebbe essere raggiunto “entro pochi giorni”. Lo ha affermato Mike Herzog, l’ambasciatore israeliano negli Stati Uniti,

Herzog, alla radio dell’esercito israeliano, ha spiegato che rimangono “punti da finalizzare” e che qualsiasi accordo richiede l’approvazione del governo. Ma ha detto che “siamo vicini a un accordo” e che “può avvenire entro pochi giorni”. Tra le questioni rimaste in sospeso c’è la richiesta israeliana di riservarsi il diritto di agire nel caso in cui Hezbollah violasse i suoi obblighi nell’ambito dell’accordo emergente. L’accordo mira a spingere Hezbollah e le truppe israeliane fuori dal Libano meridionale.

Iran, Khamenei chiede l’esecuzione di Netanyahu

«Il recente mandato di arresto emesso dalla Corte penale internazionale contro il premier israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa non è sufficiente. Netanyahu e le autorità israeliane dovrebbero essere giustiziati per crimini di guerra». Così Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, durante un incontro con i membri delle forze militari volontarie Basij, affiliate alle Guardie rivoluzionarie. 

«L’Israele pensa che il bombardamento delle aree residenziali a Gaza e in Libano sia una vittoria, ma è solo un crimine di guerra. Il nemico non ha mai ottenuto e non otterrà mai alcuna vittoria, ma al contrario la sua stupidità rafforzerà ed espanderà il fronte della resistenza», ha aggiunto Khamenei.

«Lo spirito e le capacità dei Basij – conclude – che emergono nei membri del fronte della Resistenza e in alcuni Paesi, sconfiggeranno sicuramente le potenze arroganti, gli Stati Uniti e l’Occidente e il regime sionista. Tale spirito annienterà sicuramente il regime sionista un giorno».

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