Per provare a fermare l’avanzata del granchio blu e la conseguente moria delle vongole nell’alto Adriatico arriva un piano da circa 10 milioni di euro nel biennio 2025-2026 da distribuire in sei misure principali e a cui andranno ad aggiungersi gli ulteriori 44 milioni già stanziati.
La misura, nata dalla collaborazione tra Ispra, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Crea e Capitanerie di Porto è stata presentata ieri al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida, del Commissario staordinario all’emergenza, Enrico Caterino e del ministro dell’Ambiente, Gilberto Picchetto Fratin.
Cosa prevede
Tra le misure previste la progettazione di nuovi attrezzi per la cattura. Per i granchi blu destinati allo smaltimento sarà previsto anche un rimborso forfettario fino a 50 centesimi al chilogrammo e di un euro come indennizzo al pescatore. Le biomasse del crostaceo alieno potranno essere utilizzate per la produzione di farine animali, bioplastica e biogas.
Nelle aree di allevamento delle vongole saranno potenziati i sistemi di protezione, come recinti e teli. «Il rilascio del settore delle vongole, pesantemente danneggiato dal granchio blu, passa per questo piano – ha dichiarato Lollobrigida». I numeri della crisi che sta colpendo le imprese ittiche delle lagune del Nord Italia sono emblematici. «I danni alla pesca italiana sono ormai raddoppiati rispetto ai 100 milioni di euro stimati a metà 2024, ha detto Coldiretti». Commenti positivi sono giunti anche da Federagripesca.