ROMA (ITALPRESS) – “Ogni volta che ho potuto fare qualcosa per rendere gli italiani più liberi ho avuto l’intima soddisfazione di aver realizzato una parte di quella rivoluzione liberale di cui l’Italia continua ad avere bisogno. Qual è stato l’alleato più leale? Nel passato certamente Umberto Bossi. Superate le divergenze del 1994, con lui è nato un rapporto non solo di lealtà ma di amicizia e affetto personale. Lo stesso che oggi mi lega a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni. Non per questo rinuncio ad affermare le idee di Forza Italia, che sono in parte diverse dalle loro; se così non fosse non saremmo una coalizione ma un partito unico. Però la lealtà e la solidarietà reciproca sono garanzia di un’azione di governo stabile ed efficace”. Lo dice in un’intervista a “Panorama” il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi. L’avversario che ha stimato di più? “Ho sempre avuto rispetto e considerazione per tutti i miei avversari. Posso dire una cosa: spesso quando ascolto Matteo Renzi mi domando se non abbia scelto la metà campo sbagliata. Le sue analisi sono lucide e brillanti. Peccato che non ne tragga mai le conseguenze”, afferma.
Quando scattò la trappola della legge Severino pensò che tutto era finito? “Non ho mai pensato, neppure per un momento, di poter accettare di essere estromesso dalla vita pubblica con una manovra politico-giudiziaria assolutamente infondata, indegna di uno Stato di diritto e senza precedenti in una democrazia occidentale”, la risposta di Berlusconi, che spera che il governo di Giorgia Meloni possa migliorare il Paese. “Spero di sì. Ci sono concetti che la sinistra per molto tempo ha ostracizzato, stravolgendone il significato. ‘Meritò per esempio significa il contrario di ‘privilegio: indica la possibilità di eccellere per chiunque, indipendentemente dai suoi natali”. E alla domanda se c’è qualcosa che non rifarebbe o rifarebbe in modo diverso, il Cavaliere replica così: “No. Come dice una bellissima canzone di Edith Piaf, Je ne regrette rien, non rimpiango nè rinnego nulla. Se ho commesso errori l’ho fatto perchè ho creduto troppo nella libertà. E li rifarei”.
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