Gli Usa sono il primo fornitore di Gnl per l’Italia, con 62 carichi che rappresentano il 45% del totale da gennaio ad agosto 2025, superando Qatar (24%) e Algeria (20%).
La domanda di gas in Italia è aumentata del 5% nel periodo gennaio-luglio 2025, un incremento superiore alla media europea ferma al 3%. A guidare questa crescita sono stati principalmente i settori civile (+3%), a causa di un clima più rigido, e quello termoelettrico (+8%), impegnato a compensare la produzione incostante delle energie rinnovabili.
Crescono le importazioni e si inverte il flusso del gas
Per soddisfare l’aumento della domanda, l’Italia ha incrementato le importazioni, con un notevole +41% di gas naturale liquefatto (Gnl) rispetto all’anno precedente.
L’aumento è ancora più evidente a luglio 2025, con volumi immessi nella rete in crescita del 12% su base annua, in particolare grazie alle iniezioni nei siti di stoccaggio, che hanno raggiunto l’86% di riempimento, circa 12 punti percentuali in più rispetto alla media europea.
Un’altra novità rilevante riguarda le esportazioni, che sono quadruplicate rispetto al 2024. In particolare, il punto di ingresso di Tarvisio, storicamente usato per il gas russo, ha invertito il proprio flusso e ora esporta gas, con una capacità che Snam mira a portare a 14,5 miliardi di metri cubi all’anno.
Nuovi fornitori e l’ascesa del Gnl
I principali flussi aggiuntivi di gas arrivano dalla Norvegia, con gli approvvigionamenti da Passo Gries aumentati del 143% dopo la fine delle manutenzioni, e dal Gnl via nave (+75%). Quest’ultimo è stato favorito dal ritorno a pieno regime del terminale di Livorno e dall’entrata in funzione del rigassificatore galleggiante di Ravenna.
Gli Stati Uniti si confermano il primo fornitore di Gnl per l’Italia, con 62 carichi che rappresentano il 45% del totale da gennaio ad agosto 2025, superando Qatar (24%) e Algeria (20%).
In questo contesto, Snam sta lavorando per una maggiore integrazione dei mercati energetici europei, come dimostra il memorandum of cooperation firmato con l’operatore ucraino per valorizzare la capacità di stoccaggio di Kiev e rafforzare i corridoi di trasporto europei.