Il G7, sotto la presidenza canadese, ha raggiunto un accordo sulla Global Minimum Tax, introducendo una «soluzione parallela» proposta dagli Stati Uniti. In base all’intesa, i gruppi controllati da società statunitensi saranno esentati dalle norme sull’inclusione dei redditi (IIR) e sugli utili sottotassati (UTPR), riconoscendo le regole fiscali minime già vigenti negli USA.
L’obiettivo è garantire stabilità e certezza al sistema fiscale internazionale, pur mantenendo l’impegno contro l’erosione della base imponibile e il trasferimento degli utili. Il ministro dell’Economia italiano, Giancarlo Giorgetti, ha definito l’intesa «un compromesso onorevole» che tutela le imprese europee da potenziali ritorsioni previste dal disegno di legge Obbba in discussione al Senato americano. Il sistema parallelo apre inoltre la strada a un dialogo costruttivo sulla tassazione dell’economia digitale e sulla salvaguardia della sovranità fiscale.