Rispetto tra le istituzioni e un «patto per lo stato di diritto» in modo da «alimentare la fiducia dei cittadini». È l’appello lanciato dalla prima presidente della Cassazione, Margherita Cassano, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno giudiziario. Davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il magistrato ha illustrato lo “stato di salute” del comparto giustizia affermando che «i dati restituiscono una immagine della magistratura diversa» da quella «posta alla base di progetti riformatori».
La riforma
Parole che arrivano nel pieno dell’iter parlamentare della riforma costituzionale voluta dal governo che per Nordio «è un dovere assunto verso gli elettori. La riforma si presenta nuova, con il postulato assoluto dell’indipendenza del pm rispetto al potere esecutivo». A cui fa eco il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli sottolineando che «la magistratura interviene nel dibattito, ma non deve divenire parte del conflitto».
Oltre le polemiche restano i numeri elencati da Cassano come «le violenze di genere, l’allarme carceri e le morti sul lavoro. Nel 2024 su 314 omicidi volontari (in calo rispetto ai 340 dell’anno precedente) quelli in famiglia sono 151 e in 96 casi la vittima è donna». Situazione drammatica anche sul fronte dei suicidi nei penitenziari.
Nel 2024 sono stati 83 (47 italiani e 36 stranieri) a cui vanno aggiunti 18 decessi per cause oggetto di accertamento. Per quanto riguarda, invece, i morti sul lavoro nei primi undici mesi del 2024 sono stati mille, il 32 per cento in più dello scorso anno.