«Cari fratelli e sorelle, vi siamo grati per quanto operate, a volte rischiando personalmente. Grazie perché salendo sulle nostre barche in pericolo, ci offrite la vostra protezione e ci incoraggiate a continuare la nostra traversata. Ma vorrei anche esortarvi a non perdere di vista il fine del vostro servizio e delle vostre azioni: promuovere la vita, salvare la vita, difendere la vita sempre». Così papa Francesco in un passaggio dell’omelia, per la messa in occasione del Giubileo delle Forze armate.
«Vi chiedo, per favore, di vigilare»
«Vigilare contro la tentazione di coltivare uno spirito di guerra; vigilare per non essere sedotti dal mito della forza e dal rumore delle armi; vigilare per non essere mai contaminati dal veleno della propaganda dell’odio, che divide il mondo in amici da difendere e nemici da combattere».
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«Siate invece testimoni coraggiosi dell’amore di Dio Padre, che ci vuole fratelli tutti. E, insieme, camminiamo per costruire una nuova era di pace, di giustizia e di fraternità», conclude.
«Mi scuso e chiedo al maestro di continuare la lettura, ho difficoltà nel respiro», ha detto il pontefice interrompendosi durante la lettura. Papa Francesco ha quindi rinunciato a proseguire nella lettura dell’omelia. A causa di una bronchite da cui è stato affetto nei giorni scorsi, il papa ha tenuto le udienze venerdì 7 e sabato 8 a Casa Santa Marta.