SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Giù le Borse in Usa e Ue, Trump: «Su tariffe nessun passo indietro». Von der Leyen: «Prime contromisure a metà mese»

Quello che doveva essere il giorno della liberazione degli Stati Uniti si è trasformato in un giorno nero per le Borse di mezzo mondo. A partire dalla stessa Wall Street, che dopo una prima apertura in forte calo, non ha migliorato le sue prestazioni. In crollo anche il prezzo del greggio e le tariffe commerciali…
11 MINUTI DI LETTURA
28 MINUTI DI LETTURA

Quello che doveva essere il giorno della liberazione degli Stati Uniti si è trasformato in un giorno nero per le Borse di mezzo mondo. A partire dalla stessa Wall Street, che dopo una prima apertura in forte calo, non ha migliorato le sue prestazioni. In crollo anche il prezzo del greggio e le tariffe commerciali sull’acciaio, per non parlare poi degli indici legati alle banche e al settore del lusso.

Crollano le borse europee

Numeri che, di riflesso si ripercuotono sulle borse dall’altro sponda dell’Atlantico. Le Borse europee chiudono tutte in rosso, con perdite più o meno accentuate da una all’altra. Il risultato peggiore lo fa la Borsa di Milano, il cui indice Ftse Mib cede il 3,6% a 37.070 punti, ma non fanno da meno quella di Parigi (-3,31%) a 7.598 punti e Francoforte (-3,01%) a 21.717 punti. Il risultato, in ogni caso, è disastroso. In un solo giorno le borse europee, a seguito dell’annuncio dei dazi da parte di Trump, hanno bruciato oltre 422 miliardi di euro.

Nessun passo indietro

President Donald Trump speaks during an event to announce new tariffs in the Rose Garden at the White House, Wednesday, April 2, 2025, in Washington. (AP Photo/Mark Schiefelbein)

Sui dazi, nonostante i dati negativi della finanza, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato che non farà nessun passo indietro, anzi sarebbe ancora «molto determinato». Il presidente, come da programma, ha raggiunto la base militare vicino Washington per partire alle volte della Florida, in cui era atteso per un torneo di golf al «Trump National Doral Golf Club». Dal Giardino delle Rose alla Casa Bianca il Tycoon ha attaccato, in un colpo solo, le economie di 60 Paesi al mondo, provocando reazioni contrastanti. «Mi aspetto che la maggior parte dei Paesi inizi davvero a esaminare la propria politica commerciale verso gli Usa e smetta di approfittarsi di noi», ha sottolineato il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, in un’intervista rilasciata a Cnbc.

La mossa del Congresso

Dal Congresso, intanto, è arrivata una proposta bipartisan rispettivamente dal senatore repubblicano Chuck Grassley e la senatrice democratica Maria Cantwell. «Non oltre 48 ore dall’imposizione di un dazio su un articolo importato negli Stati Uniti – è scritto nella proposta – Il Presidente deve presentare al Congresso una notifica dell’imposizione o dell’aumento del dazio che includa una spiegazione delle motivazioni».

L’ira di Macron

In merito alle tariffe doganali del 20% sui prodotti europei esportati negli States è intervenuto il presidente francese, Emmanuel Macron, che ha parlato della decisione americana come «brutale e infondata, uno schock per il commercio internazionale». La via che vorrebbe percorrere l’Eliseo è quella della fermezza, totalmente opposta a quella italiana della diplomazia. Macron, infatti, ha invitato gli imprenditori francesi colpiti dai dazi a «sospendere ogni investimento negli Stati Uniti, in attesa di ulteriori chiarimenti».

L’esclusione della Russia

Tra i grandi esclusi dalla ghigliottina dei dazi americani un po’ a sorpresa Cuba, Corea del Nord e soprattutto Russia. La decisione su quest’ultima, in particolare, è stata chiarita dal segretario al Tesoro Usa, Scott Bessent, secondo cui Mosca non sarebbe stata aggiunta in quanto già vittima di sanzioni che limitano il commercio.

Dalla Commissione Ue prime contromisure a partire da metà mese

European Commission President Ursula von der Leyen speaks during a media conference on the defense package at EU headquarters in Brussels, Tuesday, March 4, 2025. (AP Photo/Virginia Mayo) Associated Press/LaPresse

Una prima decisione operativa in contrasto ai dazi operati da Trump sulle importazioni dei prodotti europei negli Stati Uniti potrebbe arrivare già a metà mese, anche se la Commissione starebbe valutando ogni opzione sul tavolo. «Chi sfida uno di noi, ci sfida tutti. Faremo fronte comune e ci difenderemo l’un l’altro – ha sottolineato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in un videomessaggio da Samarcanda, in Uzbekistan – L’Europa ha il più grande mercato unico del mondo, composto da 450 milioni di consumatori, che è il nostro porto sicuro in tempi tumultuosi».

Le conseguenze dei dazi

Von der Leyen è chiara sulle conseguenze dei dazi di Trump, che porteranno un aumento dell’incertezza e il riaccendersi di un ulteriore spinta protezionista. «Le tariffe danneggeranno anche i consumatori di tutto il mondo, facendo crescere l’inflazione – ha sottolineato la presidente – Per milioni di cittadini la spesa diventerà più cara, i medicinali costeranno di più, come anche i trasporti». Von der Leyen, come però ribadito più volte anche in altre occasioni a una guerra commerciale preferirebbe che sul tema si instauri un dialogo apero con gli Stati Uniti. «Fin dall’inizio l’Ue è sempre stata pronta a negoziare con gli Stati Uniti per rimuovere ogni barriera al commercio transatlantico – ha affermato – Non è troppo tardi per affrontare le preoccupazioni attraverso i negoziati».

Le inevitabili contromisure

In ogni caso, in attesa di eventuali contromisure che saranno discusse tra i 27 Paesi membri dell’Ue, a partire dalle prossime settimane dovrebbe essere «finalizzato un primo pacchetto di contro-tariffe in risposta ai dazi Usa sull’acciaio», di un valore di 26 miliardi di euro. Intanto, il vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, ha convocato per il prossimo 10 aprile a Bruxelles una riunione d’urgenza per discutere con i settori industriali maggiormente colpiti dai dazi annunciati dal presidente Usa. «Valuteremo le conseguenze sui settori, discuteremo sulla tipologia di contromisure e sulle modalità per sostenere le nostre imprese», ha riferito un portavoce del commissario Ue.

La posizione italiana

Il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, incontrando il Commissario europeo con delega al Commercio, Maroš Šefčovič, ha discusso dell’approccio che l’Unione dovrebbe assumere in contrasto alle tariffe di Trump. «I due hanno convenuto sulla necessità di mantenere un approccio fermo, ma basato sul dialogo, volto ad evitare un’ulteriore escalation sul fronte occidentale» s.d.

ARGOMENTI

borse
europa
trump
ursula von der leyen
usa

CORRELATI

array(3) {
  [0]=>
  int(421370)
  [1]=>
  int(412233)
  [2]=>
  int(420030)
}

Lascia un commento

Accedi o registrati per poter commentare

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!