Giornata mondiale delle vittime della strada: nel 2023 più di 8 morti al giorno in Italia

Più di otto morti al giorno sulle strade italiane. È il dato rilevato da Aci e Istat relativo agli incidenti avvenuti nel 2023 e diffuso in occasione della Giornata mondiale delle vittime della strada.

In un anno si sono registrati 166.525 incidenti stradali che hanno provocato 3.039 decessi e 224.634 feriti.

Le principali cause sono dovute al mancato rispetto dei limiti di velocità, a comportamenti pericolosi alla guida ma anche alle infrastrutture obsolete e allo stato in cui versano molte strade italiane.

Nella Giornata mondiale delle vittime della strada, dal comandante della polizia locale di Bari Michele Palumbo arriva un appello a guidare «con prudenza» e a rispettare «le regole del codice della strada» perché quelli registrati, afferma, sono «numeri inaccettabili».

Il monumento a Foggia

A Foggia una cerimonia si è tenuta davanti al monumento nel quartiere Cep per ricordare le vittime di incidenti stradali del territorio. Tra le foto affisse su un blocco di pietra c’è quella di Antonio Pio Di Bari, morto nel 2017 a 25 anni. «Questo è un momento che tocca profondamente tutti noi e ci fa riflettere che la vita è un dono e bisogna rispettarla seguendo soprattutto le regole del codice della strada», afferma Rosa Viggiano, mamma di Antonio Pio: è un monumento, aggiunge, «rivolto soprattutto ai giovani che guardando le foto dei loro coetanei comprendano che il loro sacrificio non sia stato vano».

Intorno al monumento, stamattina, si è tenuto un momento di raccoglimento in memoria delle circa 80 vittime di incidenti stradali avvenuti nel territorio di Foggia dal 2018 ad oggi. L’iniziativa è stata organizzata con il coinvolgimento della Cisl e delle mamme delle vittime, in particolare di Rosa Viggiano e Giulia Iacubella (madre di Ilaria Mirasole, la 18enne deceduta insieme al fidanzato Nicola Pio Di Lorenzo, il 9 luglio dell’anno scorso sulla tangenziale 673).

Davanti al monumento su un lenzuolo sono stati poggiati quelli che sono i simboli degli oggetti utilizzati dai giovani, alcuni dei quali (come un casco e un orologio) indossati dalle vittime al momento dei sinistri in cui hanno perso la vita.

Tanti i presenti, soprattutto i genitori delle giovani vittime e la sindaca Maria Aida Episcopo con rappresentanti dell’amministrazione comunale. La benedizione al monumento è stata fatta dal parroco don Antonio Menichella che ha portato la vicinanza alle famiglie dell’arcivescovo monsignor Giorgio Ferretti.

«Ogni volto sulla lapide rappresenta – continua Viggiano – una storia, un sogno spezzato, un futuro che avrebbe potuto essere. Loro continuano a vivere nei cuori di chi li ha amati tanto. Ogni anno con questa manifestazione li ricordiamo e ricordiamo quanto sia fondamentale il rispetto delle regole del codice stradale».

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