Un circolo che si chiude, una nuova consapevolezza che fiorisce: Giorgia torna con il suo attesissimo nuovo album di inediti, «G», a oltre due anni dal precedente lavoro «Blu».
Non è solo un disco, ma una vera e propria dichiarazione d’intenti che l’artista definisce come «l’essenza di me».
Una lettera che dice tanto
Il 2025 si è rivelato un anno d’oro per la cantante romana, che ha saputo chiudere cerchi e aprirne di nuovi con la sua proverbiale intensità.
Dalla «rinascita sanremese» fino al ruolo di giudice a «X Factor», Giorgia si è mostrata in una veste inedita, ricaricata dall’entusiasmo dei giovani talenti, ma sempre fedele alla sua anima.
Non è un caso che il titolo dell’album sia una singola lettera, la «G»: è la sua iniziale, il soprannome con cui la chiamano affetti e fan, ma anche un «grazie».
È, come racconta lei stessa, una lettera circolare, che simboleggia il cerchio della vita che si unisce, con la «me giovane» che incontra la «me di adesso».
«Mi sono ricostruita i vestiti addosso e mi sono rimessa a cantare» dice Giorgia, autodefinendosi una ‘Terminator’».
Duetta con Blanco
«G.» è composto da dodici brani che spaziano nel pop, ma non temono le contaminazioni.
L’uscita è stata anticipata dal videoclip del singolo «Golpe», diretto da Emanuel Lo, il suo compagno, ma il vero colpo a sorpresa della tracklist è la collaborazione con un artista di spicco della nuova scena musicale italiana come Blanco.
La chiusura del cerchio
Un duetto che non è un semplice featuring, ma assume un significato profondo per Giorgia: si tratta di una versione del brano sanremese «La cura per me» che include il finale immaginato e scritto dallo stesso Blanco.
Un vero e proprio «atto di chiusura di un cerchio» che suggella un periodo di successi e nuove direzioni.










