Scade oggi, sabato 29 marzo, il termine ultimo per la presentazione delle liste dei candidati per il rinnovo del Consiglio di amministrazione di Generali, in vista dell’assemblea degli azionisti convocata per il 24 aprile a Trieste.
Nella mattinata di ieri è stata depositata la lista dei gestori italiani, promossa da Eurizon, Fideuram Poste, Anima e Mediolanum, che complessivamente detengono lo 0,7% del capitale di Generali. La lista include Roberto Perotti come capolista, seguito da Francesca Dominici, Annelise Sacks e Leopoldo Attolico.
In serata, Mediobanca, azionista di riferimento, ha presentato la propria lista composta da dodici nomi. La proposta include la riconferma di nove consiglieri uscenti su dieci, già presenti nella lista che aveva ottenuto la maggioranza dei voti nell’assemblea del 2022. I candidati indicati da Mediobanca sono Andrea Sironi (indicato come presidente), Clemente Rebecchini, Philippe Donnet (candidato amministratore delegato), Luisa Torchia, Lorenzo Pellicioli, Clara Hedwig Frances Furse, Antonella Mei-Pochtler, Patricia Estany Puig, Umberto Malesci, Alessia Falsarone, Elena Vasco e Giorgio Valerio.
Anche Francesco Gaetano Caltagirone ha depositato una propria lista di minoranza, composta da sei candidati. Flavio Cattaneo figura come capolista per la lista presentata da VM 2006, società appartenente al gruppo Caltagirone, azionista di Generali. Gli altri candidati sono Marina Brogi, Fabrizio Palermo, Ines Gandini, Stefano Marsaglia e Tiziana Togna. Per Cattaneo, Brogi e Marsaglia si tratterebbe di una riconferma nel consiglio. Per la carica di sindaco supplente, sempre in occasione dell’assemblea del 24 aprile, VM 2006 ha indicato Annalisa Firmani.
La lista Caltagirone può contare sul voto dell’imprenditore, titolare del 7% delle azioni Generali, sul 10% circa di Delfin (holding della famiglia Del Vecchio), sul potenziale 4,5% di Edizione Holding (famiglia Benetton) – sebbene dalla società non sia stata ancora comunicata una decisione di voto – e sul 2,1% della Fondazione Crt, oltre ad altre partecipazioni minori. Questa aggregazione rappresenta un potenziale 26-27% dei voti. Tale blocco si confronterà con il 13,3% direttamente controllato da Mediobanca, sulla cui lista si prevede convergano i voti della maggior parte degli investitori istituzionali orientati a sostenere la continuità gestionale con Donnet e Sironi.
Un elemento di incertezza è rappresentato dalla posizione di Unicredit, titolare del 5,2% di Generali.
L’istituto guidato da Andrea Orcel ha diverse opzioni: votare a favore della lista Mediobanca, sostenere la lista Caltagirone, votare la lista dei gestori, presentare una propria lista o non partecipare al voto. Entro la giornata odierna si saprà se Unicredit avrà depositato una propria lista, ipotesi considerata improbabile.
La decisione sul voto di Unicredit sarà resa nota il 24 aprile, o potenzialmente in anticipo qualora Orcel decidesse di rilasciare dichiarazioni in merito.