Ricorre oggi, 3 settembre, il 43esimo anniversario della morte del generale Alberto Dalla Chiesa, vittima di un agguato mafioso. Con lui persero la vita anche la moglie Emanuela Setti Carraro e l’agente della scorta Domenico Russo.
«Non dimentichiamo gli uomini e le donne che hanno dato la loro vita con coraggio per combattere la mafia», afferma il coordinatore regionale di Forza Italia in Puglia e vice presidente della Commissione Antimafia, Mauro D’Attis, che ricorda Dalla Chiesa come «un simbolo della lotta alla mafia, un uomo che ha messo lo Stato davanti a tutto».
Per D’Attis «ricordare eventi come l’attentato di via Isidoro Carini a Palermo del 1982 significa avere sempre a mente l’importanza di tenere alta la guardia contro la mafia e di irrorare il terreno della cultura della legalità per le nuove generazioni».
Il vice presidente della Commissione Antimafia ricorda anche «il dolore privato dei parenti che hanno perso i loro affetti ed è per questo – afferma – che un abbraccio sentito e commosso va alla collega e amica Rita Dalla Chiesa e ai suoi familiari».