Scattato il cessate il fuoco alle 11:15 ora locale (ore 10.15 in Italia). A comunicarlo lo Stato di Israele con quasi tre ore di ritardo a causa di «ragioni tecniche» legate al gruppo di Hamas che avrebbe presentato la lista degli ostaggi solo alle 9.30 circa di questa mattina. La consegna dell’elenco ai mediatori è stata confermata alla rete pubblica Kan anche da un funzionario israeliano.
Il trasferimento degli ostaggi di Hamas
Hamas, come confermato da Israele, ha inviato l’elenco richiesto degli ostaggi che saranno rilasciati oggi. Si tratta di tre donne e saranno liberate: Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher. Hamas ha dichiarato in un comunicato che oggi rilascerà gli ostaggi Romi Gonen, Emily Damari e Doron Steinbrecher.

Il trasferimento delle donne rapite da Hamas alla Croce Rossa è iniziato nel primo pomeriggio all’interno della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente Channel 12, sottolineando che sarà possibile ottenere un’indicazione delle loro condizioni mediche dopo 471 giorni di prigionia. Una volta che le donne saranno state trasferite alla Croce Rossa, Israele dovrebbe rilasciare una dichiarazione ufficiale.
Le tre donne civili sono sono state prese in ostaggio il 7 ottobre 2023, durante l’assalto di Hamas in cui furono uccise circa 1.200 persone e 251 rapite. Gonen fu rapita rapita dal festival Nova il 7 ottobre 2023, mentre Damari, cittadina britannica, e Steinbrecher furono prese dalle loro case nel Kibbutz Kfar Aza.
Hamas attende da Israele la lista dei 90 palestinesi da liberare oggi
In questo primo giorno dovrebbero essere rilasciati anche 90 detenuti palestinesi. L’accordo prevede il rilascio di 30 prigionieri palestinesi in cambio di ogni detenuto civile. Hamas attende “a breve” da Israele la lista dei 90 prigionieri. Lo ha fatto sapere il gruppo palestinese in una dichiarazione citata da Al-Jazeera, in cui afferma di essere in attesa dell’elenco dei 90 prigionieri che Israele rilascerà nell’ambito dello scambio di prigionieri nel primo giorno del cessate il fuoco. «L’occupazione – dichiara Hamas – dovrebbe consegnare a breve una lista contenente i nomi di 95 prigionieri appartenenti alle categorie di donne e bambini, che saranno rilasciati il primo giorno del cessate il fuoco».
Aperto il valico di Rafah, 50 ambulanze entrano a Gaza
«Le autorità egiziane hanno aperto il valico di Rafah per consentire l’ingresso di 50 ambulanze per la prima volta in 261 giorni dopo l’occupazione della parte palestinese da parte di Israele», ha riferito una fonte all’ANSA. «Le forze israeliane, stanziate davanti al valico dal lato palestinese, si sono ritirate a circa 2 chilometri dal luogo, aprendo la strada all’uscita dei feriti e all’ingresso degli aiuti», ha aggiunto. Il valico è in attesa dell’arrivo di una delegazione internazionale, egiziana e palestinese per monitorare le operazioni nel prossimo periodo.
Proteste e attacchi prima della tregua
In segno di protesta per l’accordo di cessate il fuoco, il partito del ministro della Sicurezza nazionale israeliano Ben Gvir, Potere ebraico (estrema destra), ha annunciato la sua uscita dalla coalizione che sostiene il governo Netanyahu.
Intanto da quando il cessate il fuoco sarebbe dovuto entrare in vigore questa mattina, la Protezione civile di Gaza gestita da Hamas afferma che almeno 19 palestinesi sono stati uccisi e 36 feriti dagli attacchi israeliani. A riferirlo Mahmoud Basal, portavoce della Protezione Civile di Gaza. Secondo Al Jazeera. Una persona, riferisce Hamas, è stata uccisa a Rafah, sei persone sono state uccise a Khan Younis, nove sono state uccise a Gaza City e tre nel nord.
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