Venticinque palestinesi, tra cui dodici in cerca di cibo, sono stati uccisi oggi nella Striscia di Gaza. Sale a 162 il bilancio dei morti per fame e malnutrizione, mentre l’UNICEF denuncia oltre 18.000 bambini uccisi dall’inizio del conflitto. La carestia è ormai conclamata: un bambino su tre soffre di malnutrizione acuta. Intanto, l’inviato Usa Steve Witkoff ha visitato Rafah su incarico di Trump per definire un piano di aiuti da 30 milioni di dollari, ma Tel Aviv non conferma.
L’UNRWA denuncia l’inefficienza dei lanci aerei: «Servono i camion, ne abbiamo 6.000 pronti», afferma il commissario generale Philippe Lazzarini. Netanyahu rinvia ancora la decisione sull’offensiva finale contro Gaza, tra pressioni interne e divisioni nel governo. Da Berlino, il ministro Wadephul parla di situazione «insostenibile» e avverte: «Israele è sempre più isolato». L’Onu prende le distanze dagli Usa, che impongono sanzioni all’autorità palestinese. Tajani ribadisce il sostegno italiano alla nascita di uno Stato palestinese, ma chiede la riunificazione di Gaza e Cisgiordania come premessa.