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Errore di Hamas, una salma sconosciuta al posto di Shiri Bibas. Netanyahu: «Accordo violato»

Non è di Shiri Bibas il corpo di una delle quattro salme consegnate ieri da Hamas ad Israele. L’Idf ha precisato che il Dna non corrisponde a quello di nessun ostaggio ancora a Gaza. Il movimento islamista, che accusa Israele della morte dei quattro ostaggi, ha affermato che potrebbe esserci stato un errore perché i resti di Shiri Bibas si sono mischiati con altri resti umani rinvenuti tra le macerie, dopo che un attacco aereo dell’esercito israeliano ha colpito il luogo di prigionia della donna nella Striscia di Gaza.

Questo spiegherebbe perché sono stati rinvenuti i resti di una persona non identificabile che, secondo il premier israeliano Benjamin Netanyahu, è una donna palestinese. Intanto lo stesso gruppo, che ora chiede la restituzione del corpo scambiato per la mamma dei gemelli Bibas, ha fatto sapere anche di essere disposto a consegnare tutti gli altri in una sola volta se il cessate il fuoco venisse consolidato. Intanto l’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha ricevuto dal gruppo islamico la lista dei nomi dei sei ostaggi vivi che saranno rilasciati domani.

Crudele violazione per Netanyahu

Il fatto che Hamas abbia consegnato una salma che non è quella della donna ostaggio Shiri Bibas, come da accordi, «è una violazione della massima gravità da parte dell’organizzazione terroristica di Hamas, che è obbligata dall’accordo a restituire quattro ostaggi deceduti». Lo ha dichiarato l’esercito israeliano (Idf) in un comunicato. «Chiediamo che Hamas restituisca Shiri a casa insieme a tutti i nostri ostaggi», si legge nella nota. Anche per Netanyahu raffigurato come un vampiro assetato di sangue da Hamas, è una «crudele violazione dell’accordo sul corpo Shiri Bibas»

«Lo Stato di Israele china il capo davanti a due bambini piccoli, teneri neonati, fratelli: Ariel e Kfir Bibas, che la loro memoria sia benedetta, e a Oded Lifshitz, che la sua memoria sia benedetta, uno dei fondatori del Kibbutz Nir Oz. Tutti e tre furono assassinati con estrema crudeltà mentre erano prigionieri di Hamas nelle prime settimane di guerra». È quanto afferma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un videomessaggio pubblicato su X.

«La crudeltà dei mostri di Hamas non conosce limiti», aggiunge Netanyahu, «non solo hanno rapito il padre, Jordan Bibas, ma anche la giovane madre, Shiri, e i loro due bambini piccoli. Con un cinismo indescrivibile, non hanno restituito Shiri ai suoi bambini, i piccoli angeli, e hanno messo il corpo di una donna di Gaza in una bara».

«Agiremo con determinazione per riportare a casa Shiri insieme a tutti i nostri ostaggi, sia vivi che morti, e per garantire che Hamas paghi l’intero prezzo per questa crudele e feroce violazione dell’accordo», ha detto ancora.

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