I portavoce di Hamas hanno comunicato che il prossimo rilascio di ostaggi israeliani subirà uno slittamento. Secondo gli accordi presi in concomitanza col cessate il fuoco lo scambio sarebbe dovuto avvenire sabato 15 febbraio, ma Hamas ha denunciato violazioni dell’accordo da parte di Israele: tra gli episodi contestati il ritardato rientro degli sfollati nel nord della Striscia di Gaza e il blocco degli aiuti umanitari.
«Nelle ultime tre settimane, la leadership della resistenza ha preso atto delle violazioni da parte del nemico e il mancato rispetto dei termini dell’accordo, incluso il ritardo nel ritorno dei profughi nel nord della Striscia di Gaza, averli presi come obiettivo di bombe e artiglieria in diverse zone della Striscia, non consentire agli aiuti umanitari di qualunque tipo di entrare nella regione come concordato mentre la resistenza ha attuato i suoi obblighi»
Queste le parole usate da Hamas nel comunicato diffuso dall’account Telegram. L’organizzazione palestinese inoltre chiede a Israele di “compensare” le violazioni delle ultime settimane retroattivamente oltre che rispettare gli impegni presi.
Hamas dice di mantenere il suo impegno ai termini dell’accordo fino a che Israele lo farà.