Oltre 60mila morti a Gaza. Cresce l’indignazione per la situazione umanitaria, la Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi) denuncia «l’uso sistematico della fame come arma» e lancia un appello al governo Meloni affinché prenda una posizione netta contro i crimini di guerra. Intanto dopo la Francia, anche il Regno Unito si dice favorevole al riconoscimento dello Stato di Palestina.
«La fame a Gaza non è frutto di una catastrofe naturale, ma di una decisione politica», scrive la segretaria Fnsi Alessandra Costante, che chiede anche l’accesso per i giornalisti stranieri, la protezione dei reporter locali e un’indagine internazionale.
Dal 7 ottobre sono morti almeno 187 giornalisti. «Il loro silenzio è il silenzio della verità», avverte Costante, mentre anche Trump smentisce Netanyahu: «A Gaza c’è fame vera». Alla comunità internazionale e al governo italiano viene chiesto di non voltarsi più dall’altra parte.