Adam, il bambino di 11 anni, unico sopravvissuto di dieci fratelli a un bombardamento dell’esercito israeliano sulla sua abitazione a Khan Younis, è giunto all’ospedale Niguarda di Milano ieri sera intorno alle 22:30. Ad accompagnare il piccolo sua madre, la dottoressa palestinese Alaa Al-Najjar salva per miracolo, la sorella di suo marito gravemente ferito e poi deceduto in ospedale, con i suoi figli. L’intera famiglia è stata accolta all’aeroporto di Milano Linate dal ministro degli Esteri, Antonio Tajani. A bordo dei tre voli umanitari in partenza da Gaza verso l’Italia, però, altri 70 palestinesi (17 pazienti e 53 accompagnatori), nell’ambito delle operazioni di evacuazioni sanitarie e di accoglienza portate avanti dal governo italiano, di certo la più importante portata avanti dalla recrudescenza del conflitto in Medio Oriente.
Il lavoro diplomatico
L’uscita di un gruppo così numeroso dalla Striscia, come ha fatto sapere la Farnesina in una nota, è stata resa possibile grazie ad un intenso lavoro diplomatico tra l’Ambasciata italiana e quella israeliana, il Consolato generale a Gerusalemme e i funzionari della Presidenza del Consiglio. Per il trasporto dei pazienti, in gran parte con problemi di mobilità, la Difesa ha predisposto 3 aerei C-130 dell’Aeronautica militare partiti ieri pomeriggio dall’aeroporto israeliano di Eilat. A bordo erano presenti le unità mediche e sanitarie militari e della Croce Rossa italiana, oltre al personale della Protezione Civile e dell’Unità di Crisi della Farnesina.
La mamma del piccolo Adam
In un’intervista rilasciata al Tg1, la dottoressa palestinese Alaa Al-Najjar, madre di Adam, aveva ringraziato l’Italia per il sostegno, l’accoglienza e le cure nei confronti di suo figlio. «Oggi Gaza è triste e mi dispiace partire, lascio tante persone che stanno male – aveva aggiunto Al-Najjar – Ma Adam è tutto ciò che mi resta: spero di essere perdonata. Il mio unico desiderio è che il mondo intero viva in pace. Non uso il cellulare, ma ho capito che tantissime persone hanno pregato per me. E questa vicinanza mi ha molto commossa, ha alleviato in parte il mio dolore in questi giorni difficili».