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Gaza fuori controllo, 27 morti nei raid israeliani. In aumento le vittime morte per fame

Ormai è fuori controllo la crisi umanitaria a Gaza, si continua a bombardare nella Striscia. La fame, le ferite e il blocco degli aiuti stanno infliggendo sofferenze estreme a una popolazione ormai allo stremo. Sono almeno 27 i palestinesi uccisi oggi dai rai aerei israeliani e si aggrava il bilancio delle vittime morte per mancanza di cibo.

Con i sette decessi di ieri sono 154 il numero di persone morte per malnutrizione dall’ottobre del 2023, tra cui 89 bambini. A Zikim, principale punto di accesso per gli aiuti umanitari verso il nord della Striscia, almeno 51 persone in cerca di cibo sono state uccise e 648 ferite. Le immagini mostrano sopravvissuti trascinati via su carretti di fortuna, mentre regna il caos tra le folle affamate.

Medici Senza Frontiere denuncia il collasso del sistema sanitario: ospedali sopraffatti, feriti gravi costretti ad attendere giorni per un intervento chirurgico, e carenze critiche di materiali medici e sangue. L’ONU definisce le attuali condizioni di distribuzione degli aiuti «lontane dall’essere adeguate»: le pause nei bombardamenti non garantiscono flussi costanti di aiuti.

Sul piano diplomatico, la Svezia ha chiesto all’UE il congelamento della parte commerciale dell’accordo con Israele, mentre il riconoscimento dello Stato di Palestina resta al centro delle dinamiche mondiali: 15 Paesi occidentali hanno espresso la loro volontà di riconoscerla. La guerra dal 7 ottobre 2023 ha causato oltre 60mila morti a Gaza e 1.139 in Israele.

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