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Gaza, Crosetto: «Continuano a morire innocenti». Guterres denuncia la mancanza di aiuti umanitari

Continua ad aumentare il bilancio dei morti a Gaza. Secondo il ministero della Sanità di Hamas è salito a quota 44.502, il numero delle vittime, di cui 36 solo nelle ultime 24 ore. Sono 105.454 invece i feriti. Scontri senza sosta in un clima di guerra dove anche gli aiuti umanitari sono stati bloccati. Questa mattina diversi…

Continua ad aumentare il bilancio dei morti a Gaza. Secondo il ministero della Sanità di Hamas è salito a quota 44.502, il numero delle vittime, di cui 36 solo nelle ultime 24 ore. Sono 105.454 invece i feriti. Scontri senza sosta in un clima di guerra dove anche gli aiuti umanitari sono stati bloccati. Questa mattina diversi civili sono rimasti uccisi e feriti nei bombardamenti israeliani su diverse aree della Striscia di Gaza. Gli incendi avrebbero causato gravi danni a circa 15 tende che ospita gli sfollati nel campo di al-Bureij. I caccia hanno preso di mira anche le zone settentrionali di Gaza. 

La denuncia del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sulla grave situazione umanitaria a Gaza 

A Gaza «l’incubo non è causato da una crisi logistica ma dalla mancanza di volontà politica e di rispetto dei principi fondamentali del diritto internazionale umanitario». Così il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres è tornato a denunciare la grave situazione umanitaria a Gaza dove «a fronte delle enormi necessità della popolazione gli aiuti vengono scandalosamente bloccati».

Scontri in Medio Oriente, il ministro della Difesa Guido Crosetto: «Non si vede fine. L’enorme pericolo arriva dal nucleare in Iran»

«A Gaza purtroppo continuano a morire, ogni giorno, persone innocenti in un dramma apocalittico di cui non si vede fine. L’Italia fa tutto il possibile. Sia Hamas sia Hezbollah rispondono all’Iran. È questo il vero enorme pericolo, perché l’Iran sta sviluppando le sue tecnologie nucleari».

Ostaggi di Hamas, liberi prima dell’insediamento di Tramp o ci saranno “conseguenze gravi”

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha ringraziato il presidente eletto degli Stati Uniti, Donald Trump, per le sue recenti richieste affinché Hamas rilasci gli ostaggi israeliani rimasti a Gaza. Ieri Trump ha avvertito sui social che, se gli ostaggi non saranno liberati prima del suo insediamento a gennaio, ci saranno «conseguenze gravi».

Papa: «La guerra è una sconfitta umana, non risolve problemi»

«Per favore continuiamo a pregare per la pace, la guerra è una sconfitta umana. La guerra non risolve i problemi, è cattiva, distrugge». Così Papa Francesco concludendo l’udienza del mercoledì in Piazza San Pietro. «Preghiamo per i Paesi in guerra: non dimentichiamo la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, Myanmar. Tanti bambini morti, tanti innocenti morti. Preghiamo perché il Signore ci faccia arrivare alla pace».

Accordo Hamas-Fatah, nulla di fatto sulla formazione di una commissione per gestire la Striscia di Gaza dopo la guerra

Nessuna firma per l’accordo sulla formazione di una commissione amministrativa per gestire la Striscia di Gaza dopo la fine della guerra. Le delegazioni dei movimenti palestinesi hanno lasciato il Cairo, la capitale dell’Egitto, dove si sono tenuti con i colloqui condotti da Fatah, il partito del presidente Mahmoud Abbas, al potere in Cisgiordania e Hamas, al potere a Gaza, a partire da sabato scorso, 30 novembre.

Le due delegazioni «sono partite per discutere con i leader dei rispettivi movimenti sulla risposta alla bozza di accordo» diffusa in precedenza dai media internazionali, ha spiegato la fonte, sottolineando che «ci sono ancora lacune che rappresentano un ostacolo alla firma dell’accordo, tra cui la questione della sicurezza e dei valichi a Gaza».

La commissione

La commissione dovrebbe amministrare Gaza con il governo palestinese – l’Autorità nazionale palestinese, Anp, con sede a Ramallah – come punto di riferimento e diverrebbe “responsabile di tutti i settori sanitario, economico, educativo, agricolo, dei servizi e delle strutture vitali, comprese le opere di soccorso e la gestione degli effetti della guerra e della ricostruzione.

La commissione sarà composta da dieci a 15 membri, figure nazionali competenti e note per la loro integrità, esperienza e trasparenza. La struttura organizzativa della commissione dovrebbe essere costituita da un presidente e un vicepresidente, oltre a funzionari con specifiche responsabilità in diversi settori, tra cui i contatti con le autorita’ locali e le organizzazioni internazionali.

La commissione continuerà a svolgere il suo lavoro nella Striscia fino a quando «le ragioni che hanno portato alla sua formazione non saranno eliminate o fino a quando non si terranno le elezioni generali o fino a quando un’altra formula non sara’ adottata per consenso nazionale e per decisione del presidente dell’Anp» riferisce il documento.

Infine, secondo il documento, la commissione dovrebbe anche lavorare per gestire il valico di Rafah, che collega Gaza all’Egitto, in conformità con l’accordo sulla circolazione e l’accesso tra l’Autorità nazionale palestinese e Israele Ama – Agreement on Movement and Access.

In aggiornamento

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