A 18 anni dall’omicidio di Chiara Poggi, emerge una possibile svolta: un nuovo profilo genetico maschile ignoto, è stato identificato su una garza usata per prelevare materiale dalla bocca della vittima. Il Dna, chiamato y947, è completo con 22 marcatori su 26, ma la sua origine è incerta. Potrebbe appartenere a un “terzo uomo” presente sulla scena del delitto, oppure essere frutto di una contaminazione, come sostengono i consulenti della difesa e della famiglia Poggi.
Il profilo non coincide né con Andrea Sempio né con Alberto Stasi. La genetista Denise Albani ha confermato la presenza di due cromosomi Y, uno dei quali riconducibile a un assistente del medico legale. Si valuta l’ipotesi di un uso improprio della garza, forse non sterile. Le indagini proseguono con analisi e tamponi estesi a persone scartate in passato, tra cui soccorritori, operatori funebri e tecnici della scientifica.