L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è stato condannato in via definitiva per corruzione di magistrato e traffico di influenze a 3 anni di carcere di cui uno senza condizionale, con il beneficio del braccialetto elettronico.
La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso degli avvocati di Sarkozy contro la condanna definitiva in appello del maggio 2023. Per l’ex capo dello Stato francese la condanna comprende anche tre anni di ineleggibilità e la privazione dei diritti civili. I legali faranno ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
“Caso delle intercettazioni”
La vicenda, nota come “caso delle intercettazioni”, prende origine da un’altra indagine giudiziaria, quella sul presunto finanziamento libico della campagna presidenziale di Sarkozy del 2007, un caso per cui l’ex Capo di Stato sarà processato all’inizio del 2025. Gli investigatori avevano scoperto che l’ex presidente aveva aperto una seconda linea telefonica sotto il nome di Paul Bismuth, una linea non ufficiale. Durante le conversazioni risalenti al 2013 e al 2014, gli investigatori e la giustizia hanno accertato un atto di corruzione.
Lo storico legale di Sarkozy, Thierry Herzog, aveva richiesto il supporto dell’ex presidente per ottenere un incarico a Monaco per una sua conoscenza, Gilbert Azibert. In cambio, quest’ultimo, allora magistrato della Corte di Cassazione, avrebbe dovuto fornire informazioni coperte dal segreto giudiziario su un altro caso che riguardava Sarkozy, noto come “affare Bettencourt“. In questo contesto, Sarkozy è stato riconosciuto colpevole di “corruzione” e di “traffico di influenze”. Nel maggio 2023, la Corte d’appello ha confermato la condanna in primo grado a tre anni di carcere, di cui uno da scontare con il braccialetto elettronico.
È la prima volta nella storia moderna della Francia che un ex presidente viene condannato e deve scontare una pena detentiva per azioni commesse durante il suo mandato. Il predecessore di Sarkozy, Jacques Chirac, era stato giudicato colpevole nel 2011 per uso improprio di fondi pubblici durante il suo periodo come sindaco di Parigi e condannato a due anni con sospensione della pena. Sarkozy, che è stato presidente della Francia dal 2007 al 2012, si è ritirato dalla vita pubblica nel 2017, anche se ha continuato a svolgere un ruolo influente nella politica conservatrice francese.