Via libera dal Cipess, il Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, al riparto tra le Regioni italiane delle risorse destinate al Servizio sanitario nazionale (Ssn) per il 2024 che ammonta a 133.053 miliardi di euro.
«Una cifra mai raggiunta prima», commenta il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli. «Il Governo – aggiunge – sblocca 128,6 miliardi di euro per garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea), potenziando i servizi sanitari sul territorio nazionale».
Nel dettaglio è la Lombardia la regione a cui viene destinata la fetta più grossa di risorse nel riparto del Fondo sanitario nazionale 2024. Si tratta di oltre 22 miliardi, registrando un incremento di più di 1,1 miliardo di euro rispetto all’anno scorso. A seguire c’è il Lazio a cui spettano 12,1 miliardi, con un aumento di oltre 400 milioni di euro rispetto al 2023. Poi la Campania con 11,6 miliardi. Anche in questo caso si registra un aumento di circa 400 milioni di euro rispetto allo scorso anno.
Sono sopra ai 10 milioni di euro anche Emilia Romagna, Veneto e Sicilia. Più precisamente alla sanità dell’Emilia Romagna sono destinati 10,3 miliardi di euro (+440 milioni di euro sul 2023). Mentre alla Sicilia 10,1 miliardi (+300 milioni rispetto all’anno scorso). E al Veneto 10,8 miliardi di euro, ossia circa 380 milioni di euro sul 2023.
Segue, a stretto giro, il Piemonte con circa 9,4 miliardi destinati alla sanità (oltre 300 milioni di euro in più rispetto al 2023). Mentre circa 8 miliardi vanno a Toscana e Puglia. Nel dettaglio, vanno intorno agli 8,2 miliardi alla prima, con oltre 300 milioni di euro in più quest’anno, e 8,3 miliardi alla seconda (+200 milioni circa).
A Calabria, Sardegna, Marche e Liguria spettano oltre tre miliardi. Esattamente, 3,7 miliardi alla Calabria (+100 milioni sul 2023), circa 3,3 miliardi alla Liguria (con un aumento di oltre 100 milioni), 3,4 miliardi alla Sardegna (circa 85 milioni in più rispetto al 2023) e più di 3,2 miliardi di euro alle Marche (+100 milioni).
Al Friuli Venezia Giulia vanno, invece, circa 2,6 miliardi (+100 milioni rispetto al 2023) mentre all’Abruzzo 2,7 miliardi (con un incremento di oltre 90 milioni di euro).
Sopra quota un miliardo ci sono Umbria, Bolzano, Trento e Basilicata. Rispettivamente con 1,1 miliardi (+50 milioni) destinati a Bolzano, circa 1,1 miliardi a Trento (+60 milioni); 1,1 miliardi alla Basilicata (oltre 30 milioni in più rispetto al 2023) e 1,9 miliardi di euro all’Umbria (+ 50 milioni). Infine al Molise 672 milioni (+3 milioni di euro rispetto al 2023) e circa 260 milioni alla Valle D’Aosta con un incremento di oltre 12 milioni di euro.