Che si parli di difesa o riarmo, la sostanza non cambia: per Fitto potrebbe essere un’opzione, a discrezione degli stati, per Manfredi uno sbaglio. Ieri al tavolo di confronto fra il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto e l’Anci, il presidente dell’associazione nazionale dei comuni, Gaetano Manfredi, ha fugato ogni dubbio sulla posizione dei comuni in merito all’utilizzo dei fondi di coesione: «è sbagliato usarli per il riarmo». Ma la decisione, ha chiarito il commissario europeo, dipenderà dagli stati nazionali. «Fitto – dice lo stesso Manfredi – ha chiarito che l’eventuale possibilità di usare i fondi di coesione dipende dalla scelta degli Stati nazionali». «Ci sono sensibilità diverse – prosegue il numero uno di Anci – credo che gli Stati dell’Est europeo vorrebbero fare questo, ma per l’Italia sarebbe una scelta sbagliata».
Il tema centrale
Intanto, all’orizzonte, c’è l’Agenda delle città. «Rappresenta uno degli elementi fondamentali dell’azione futura della Commissione europea e quindi l’incontro di oggi aveva l’obiettivo di iniziare un dialogo positivo e costruttivo con l’Anci», ha annunciato Fitto. Il ruolo stesso delle città, ha evidenziato Fitto, «è centrale, come è emerso dalle linee di guida della presidente von der Leyen». Fra i temi affrontati «l’opportunità di avviare scelte sul fronte della semplificazione, della riduzione degli ordini amministrativi per rendere ancora più efficaci le spese relative alla politica di coesione». L’obiettivo, ha spiegato Fitto, è «concludere l’Agenda entro il 2025 e farla diventare parte integrante di quelle che sono le prospettive della politica di coesione. In questo contesto – dalla casa alla competitività, passando per la rigenerazione urbana, la mobilità e i trasporti – le città hanno un ruolo chiave».
I livelli
Sarà un’Agenda su tre livelli: guarderà le città metropolitane, le città medie e i piccoli comuni con le aree interne. «Se da una parte abbiamo il 75% dei cittadini europei che vivono nelle città, dall’altra parte abbiamo delle aree rurali interne e piccoli comuni dove invece abbiamo un problema di spopolamento esattamente uguale e contrario. Dobbiamo cercare anche in quel caso di costruire e definire una politica specifica in questa direzione», ha spiegato Fitto.
Intesa piena
E sul tema, l’intesa con Manfredi è piena: «avremo nuovi incontri a Torino in aprile, dove cominceremo a presentare le nostre proposte per contribuire alla costruzione dell’Agenda per le città». E aggiunge che «come ha affermato il commissario Fitto dobbiamo avere un maggiore collegamento con le realtà territoriali e vogliamo che l’esperienza del Pnrr, che è stata molto positiva, venga in un certo senso riportata anche nella futura politica di coesione. Sarà questo il lavoro che faremo insieme e su questo opereremo fianco a fianco con il commissario».