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Flotilla, Greta Thunberg accolta come un’eroina in Grecia dopo l’espulsione da Israele

Greta Thunberg è arrivata ad Atene da Israele insieme ad altri partecipanti della Global Sumud Flotilla, missione umanitaria diretta a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese. All’aeroporto, l’attivista svedese è stata accolta come un’eroina da una folla di attivisti che scandiva slogan per la liberazione della Palestina. «Il genocidio viene trasmesso in diretta sui…
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Greta Thunberg è arrivata ad Atene da Israele insieme ad altri partecipanti della Global Sumud Flotilla, missione umanitaria diretta a Gaza per portare aiuti alla popolazione palestinese. All’aeroporto, l’attivista svedese è stata accolta come un’eroina da una folla di attivisti che scandiva slogan per la liberazione della Palestina.

«Il genocidio viene trasmesso in diretta sui nostri telefoni. Nessuno ha il diritto di dire di non sapere. I nostri Paesi hanno l’obbligo legale di impedirlo e non lo stanno facendo. Devono esercitare una pressione reale su Israele e smettere di inviare armi», ha dichiarato Thunberg. «Non stiamo assistendo nemmeno al minimo, i sistemi internazionali stanno tradendo i palestinesi. Non capisco come gli esseri umani possano essere così malvagi».

Thunberg, insieme ad altri 171 partecipanti, tra cui 27 greci, era stata fermata in acque internazionali e trattenuta per cinque giorni in Israele, dove ha denunciato condizioni dure e trattamenti umilianti. «Potrei parlare a lungo dei maltrattamenti subiti durante la nostra prigionia, ma non è questo il punto», ha aggiunto. «Non possiamo distogliere lo sguardo da Gaza».

Atterrata nel pomeriggio con gli altri attivisti espulsi, anche l’eurodeputata franco-palestinese Rima Hassan ha raccontato di essere stata picchiata dalla polizia israeliana e di aver condiviso celle sovraffollate con gli altri. La conferma dei maltrattamenti e delle umiliazioni è arrivata anche dall’ex sindaca di Barcellona Ada Colau. In Italia, tutti gli attivisti della Flotilla sono rientrati, e la Procura di Roma valuta esposti per maltrattamenti e possibili sequestri di persona.

Secondo fonti americane, le operazioni militari israeliane contro le imbarcazioni sarebbero state autorizzate dal premier Netanyahu, con droni e ordigni incendiari lanciati sulle barche al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said. Una vicenda che da giorni sta rilanciando il dibattito internazionale sulla crisi a Gaza e sulle responsabilità degli Stati nella protezione dei diritti umani.

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