Le commissioni Giustizia e Sanità del Senato hanno approvato il testo base sul “Fine vita”, proposto dai relatori Zanettin (FI) e Zullo (FdI), con il solo voto favorevole della maggioranza. Il disegno di legge, composto da quattro articoli, disciplina le decisioni mediche e legali nelle fasi terminali della vita. Il testo stabilisce la non punibilità di chi agevola il suicidio medicalmente assistito e introduce il “Comitato nazionale di valutazione”, composto da sette esperti nominati dal premier.
Il Servizio sanitario nazionale resterà estraneo all’esecuzione materiale dell’atto. Le cure palliative saranno garantite ma non obbligatorie. Tra le modifiche più rilevanti, l’eliminazione del riferimento alla tutela della vita «dal concepimento alla morte naturale». Il termine per presentare emendamenti è fissato all’8 luglio, con approdo in Aula previsto per il 17. Il senatore Zanettin lo definisce «un testo equilibrato», mentre per il Pd è «inaccettabile e da cambiare».