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Fine della guerra in Ucraina, il Cremlino annuncia un nuovo faccia a faccia tra Putin e Trump

Un secondo incontro tra i rappresentanti di Russia e Stati Uniti è previsto nelle prossime due settimane. Lo ha riferito il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, citato da Ria Novosti. L’incontro avrà luogo in un Paese terzo e la sede specifica è in fase di definizione, ha fatto sapere Ryabkov, senza però riferire chi avrebbe partecipato.

Già martedì scorso, 18 febbraio, Mosca e Washington hanno tenuto i loro primi colloqui, con l’obiettivo di ripristinare le relazioni e prepararsi a concludere la guerra in Ucraina, durata quasi tre anni. Il Cremlino ha riferito che un incontro tra il presidente Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è possibile questo mese.

Procedono quindi i preparativi per un incontro faccia a faccia tra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il russo Vladimir Putin, riferisce ancora il vice ministro degli Esteri russo Ryabkov, aggiungendo che un possibile vertice tra i due potrebbe essere centrato su colloqui più ampi su questioni globali, non solo sulla guerra in Ucraina.

«La questione è se iniziare a muoversi verso la normalizzazione delle relazioni tra i nostri paesi, trovare modi per risolvere le situazioni più acute e potenzialmente molto, molto pericolose, che sono molte, tra cui l’Ucraina», precisa.

Tuttavia, gli sforzi per organizzare l’incontro Putin-Trump sono in una fase iniziale e arrivarci richiederà «un intento lavoro preparatorio». I rappresentanti russi e statunitensi hanno concordato martedì di iniziare a lavorare per porre fine alla guerra in Ucraina e migliorare i loro legami diplomatici ed economici, secondo i diplomatici dei due paesi, in un incontro di alto livello in Arabia Saudita che ha segnato uno straordinario dietrofront nella politica estera degli Stati Uniti sotto il presidente Trump.

Obiettivi per migliorare i legami diplomatici tra Russia e Usa

Dopo l’incontro, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha detto le due parti hanno concordato ampiamente di perseguire tre obiettivi: ripristinare il personale nelle rispettive ambasciate a Washington e Mosca; creare un team di alto livello per supportare i colloqui di pace in Ucraina; ed esplorare relazioni più strette e cooperazione economica.

Rubio ha sottolineato, tuttavia, che i colloqui, a cui hanno partecipato la sua controparte russa, Sergey Lavrov, e altri alti funzionari russi e statunitensi, hanno segnato l’inizio di una conversazione e che c’è ancora molto lavoro da fare. Lavrov, da parte sua, ha salutato l’incontro come «molto utile». Nessun funzionario ucraino era presente. Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha affermato che il suo Paese non avrebbe accettato alcun risultato dai colloqui data proprio l’assenza di Kiev al tavolo e ha posticipato il suo viaggio in Arabia Saudita previsto per mercoledì scorso. Anche gli alleati europei hanno espresso preoccupazione per il fatto di essere stati messi da parte.

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