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Veneto, famiglia distrutta da un incendio a Sottomarina di Chioggia

Un’intera famiglia, composta da tre persone, distrutta dalle esalazioni provocate da un incendio divampato a Sottomarina di Chioggia. Quando sono intervenuti i vigili del fuoco le tre vittime giacevano sul pavimento delle loro camere da letto: i loro nomi sono Gianni Boscolo Scarmanati 64 anni, la moglie Luisella Veronese, 59, e il figlio Davide, 27,…

Un’intera famiglia, composta da tre persone, distrutta dalle esalazioni provocate da un incendio divampato a Sottomarina di Chioggia. Quando sono intervenuti i vigili del fuoco le tre vittime giacevano sul pavimento delle loro camere da letto: i loro nomi sono Gianni Boscolo Scarmanati 64 anni, la moglie Luisella Veronese, 59, e il figlio Davide, 27, famiglia molto conosciuta perché gestiva lo stabilimento balneare Bagni Smeraldo a Isola Verde di Chioggia.

«È una tragedia. Era una famiglia conosciuta in città, impegnata al camping Smeraldo: gente che ha sempre lavorato, conosciuta e stimata» ha detto il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao il quale ha annunciato di voler proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali.

L’incendio è scoppiato poco dopo mezzanotte ed ad accorgersene sono stati due giovani che, transitando in auto per la strada, nel centro di Sottomarina, hanno chiamato il 115 per poi tentare, invano, di mettere in salvo le tre perone rimaste intrappolate. Ma le fiamme erano già alte e avevano avviluppato il piano terra, procedendo rapidamente ai piani superiori dell’abitazione su tre livelli.

«Abbiamo tentato di spegnerlo con l’aiuto di un estintore – ha detto uno dei testimoni, un giovane straniero – Si è anche cercato di entrare con una scala, ma le fiamme erano troppo alte. Abbiamo visto al secondo piano la signora che chiedeva aiuto, poi è sparita forse perché si è sentita male e la scala non arrivava a quell’altezza. Ci dispiace per la famiglia di Gianni – ha aggiunto -, conoscevamo tutti ed erano brave persone».

Che la situazione fosse difficile lo ha sottolineato anche un vigile del fuoco spiegando che «l’incendio era già generalizzato al piano terra e stava saturando l’ambiente attraverso il vano scale per raggiungere i piani più alti». Per domare il fuoco sono stati necessari sette automezzi dei pompieri con 18 operatori giunti da Chioggia, Cavarzere e Mestre che hanno operato fino all’alba. Spente le fiamme al piano terra i vigili del fuoco, sono entrati nella casa, ormai satura, con gli autorespiratori, trovando le vittime al secondo piano.

Le cause non sono state ancora accertate, mentre i carabinieri hanno già avviato le indagini su delega della procura. L’abitazione nel frattempo è stata messa sotto sequestro.

«Una vera tragedia che si è consumata in una nostra città, una realtà che non può lasciare indifferenti e sconvolge gli animi – ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia – La comunità di Chioggia aveva già vissuto una tragedia simile pochi giorni prima del Natale del 2020 quando a Ca’ Bianca, una piccola frazione a circa cinque chilometri da Sottomarina di Chioggia, perirono per le esalazioni di uno scaldabagno cinque persone».

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