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Expo 2025 Osaka, Roberto Bolle incanta con il Gala e un messaggio di bellezza e pace

Roberto Bolle è pronto a tornare in scena, questa volta in Giappone. Oggi l’étoile incanterà la Shining Hat di Expo 2025 Osaka con il suo spettacolo, in un evento esclusivo che rientra nella programmazione offerta dal Padiglione Italia. Ma questa non è la sua prima volta sul palco di un’esposizione universale: Bolle si era infatti già esibito all’ultima Expo di Dubai nel 2022 e ancor prima in Giappone, nel 2005, ad Aichi. «Tutte le arti, dalla danza alla musica, sono degli strumenti verso la bellezza, verso qualcosa di più elevato che in particolare in un momento storico come questo bisognerebbe riscoprire e far entrare sempre di più nella nostra vita» afferma la star della danza mondiale, sottolineando che queste «vanno contro la guerra e contro le brutture che ci sono nel mondo, sono un mezzo di pace».

La danza che unisce

Oggi andrà in scena il Gala “Roberto Bolle and Friends”, uno spettacolo che ha 25 anni e rappresenta una parte importante della storia personale e professionale dell’étoile del Teatro alla Scala di Milano. Un evento che ha influito nel «modo in cui ho portato la danza a un pubblico molto più vasto», dice Bolle, «facendola uscire dai teatri e portandola anche nelle grandi piazze, nelle arene, in spazi dove la danza di solito non viene rappresentata». Una squadra, quella scelta da Roberto Bolle, che per l’occasione si arricchisce di una forte componente giapponese. «Abbiamo Melissa Hamilton, prima ballerina del Royal Ballet – spiega – abbiamo Riho Sakamoto che è prima ballerina a Berlino, Madoka Sugai, un’altra ballerina giapponese che è prima ballerina a Hamburg Ballet, e anche Motomi che è un ballerino giapponese di Budapest, tanti ballerini che sono famosi e conosciuti nel mondo del balletto».

L’esibizione

Roberto Bolle ha visitato il Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka, definendolo «un seme di bellezza, eccellenza e saper fare». E qui ha trovato elementi che, casualmente, richiamano proprio il suo spettacolo, che si aprire con Caravaggio, artista che ha dipinto “La deposizione di Cristo” presente nello spazio del Vaticano allestito nel Padiglione. L’esibizione, spiega ancora Bolle, termina con il pezzo della sfera, «quindi con me che interagisco con il globo, dove il senso è proprio prendersi cura del mondo». L’ultima immagine, sottolinea, «sono io che tengo sulle spalle questa sfera, quindi è proprio l’immagine dell’Atlante». Come l’Atlante Farnese che occupa il centro del Padiglione Italia. Il Giappone, inoltre, è per il ballerino italiano un luogo particolarmente importante perché è qui che, ad appena 19 anni, venne per la prima volta con il corpo di ballo della Scala. «È sempre di grande ispirazione poter assorbire il rispetto e la consapevolezza che loro hanno verso l’ambiente, verso il bene comune che li circonda», commenta. Bolle tornerà in Giappone il mese prossimo, quando a Tokyo sono in programma gli spettacoli con la Japan Performing Arts Foundation il 9, il 10 e l’11 agosto.

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