Un’altissima nube di fumo si è levata sull’Etna, dove è in corso una intensa fase eruttiva dal cratere di Sud-Est. Nel corso della mattinata si sono registrate esplosioni stromboliane di intensità crescente.
Secondo quanto riferito dall’Osservatorio Etneo dell’Ingv sono in corso flussi piroclastici visualizzati dalle telecamere termiche. L’ultimo bollettino per l’aviazione segnala “allerta rossa” con previsione “arancione”.
Nelle scorse ore è stata segnalata la ricaduta di modesta entità di cenere fine in località Piano Vetore.
L’attività alimenta un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del Cratere di Sud-Est, e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove.
Secondo il modello previsionale, una nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperderebbe in direzione ovest-sud-ovest. Dal punto di vista sismico i valori dell’ampiezza del tremore sono attualmente elevati con tendenza a ulteriore aumento. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore ricade nell’area del Cratere di Sud-Est a una quota di circa 2800 metri.
Il flusso piroclastico è stato «probabilmente prodotto da un collasso di materiale del fianco settentrionale del Cratere di Sud-Est». Il materiale caldo, da osservazioni preliminari, sembra non avere oltrepassato l’orlo della Valle del Leone.
Contestualmente, l’attività esplosiva dal cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava. Il tremore vulcanico ha raggiunto valori molto alti con localizzazione del centroide delle sorgenti nell’area del Cratere di Sud-Est. Anche l’attività infrasonica risulta elevata con eventi localizzati in corrispondenza del Cratere di Sud Est.