I riformisti del Pd si rimettono in moto. Dopo la sordina sulle dinamiche interne, imposta anche dai continui appuntamenti elettorali del 2024, l’area che fa capo a Stefano Bonaccini è pronta a fare la sua parte nella costruzione di quella “proposta per il Paese”, indicata da Elly Schlein come obiettivo dei prossimi mesi. L’occasione per serrare le fila, è avvenuta nel corso dell’assemblea a Roma della componente “Energia Popolare”, a cui hanno partecipato parlamentari, consiglieri regionali e amministratori, compresi i due presidenti freschi di vittorie, Stefania Proietti in Umbria e Michele De Pascale in Emilia Romagna. Con loro anche campioni di preferenze del calibro di Antonio Decaro che ha portato in dote alla segretaria centinaia di migliaia di voti alle scorse elezioni europee.
L’obiettivo
Lealtà a Schlein è stato il refrain di quanti hanno preso la parola, con la stessa segretaria che è andata incontro ai riformisti, in particolare rivendicando il recente voto favorevole alla nuova Commissione europea: «Non cediamo di un millimetro e anzi rilanciamo l’integrazione europea» ha detto con zainetto sulle spalle e auricolari alle orecchie dall’aeroporto poco prima di imbarcarsi per Siviglia, dove parteciperà al congresso del Partito socialista spagnolo, mentre sul versante interno, non solo riconosce lo spirito unitario che ha caratterizzato il Pd questi mesi, ma ne fa un modello anche per le alleanze: «Sappiamo bene che si può lavorare con le altre forze anche con sensibilità diverse». Mentre Bonaccini replica: «Non penso che lavorare ostinatamente per l’unità significhi rinunciare alla vocazione riformista e maggioritaria del Pd», ma è solo l’inizio.